Francesco Sivori
Ammiraglio della marina sarda, nato a Palermo il 4 maggio 1771, morto a Genova il 22 luglio 1830. A venti anni entrò nella marina sarda; quando gli eventi condussero il Piemonte a passare con la sua marina alla Francia, fu incaricato, nell’aprile 1797, del servizio segnali nella spedizione d’Egitto. Il 27 gennaio 1799 fu nominato sottotenente di marina al servizio della Repubblica ligure. Il 1° luglio 1806, passata Genova alla Francia, fu nominato luogotenente di vascello ausiliario, e il 1° marzo 1807 assunse il comando della goletta La antinella. Il 24 agosto 1810, sulle coste liguri, fu attaccato da una fregata inglese. Quando il S. vide che ogni resistenza sarebbe stata inutile, e prossima la cattura del bastimento, lo condusse in acque poco profonde e gli diede fuoco senza ammainare la bandiera. Nominato luogotenente di vascello effettivo il 15 luglio 1811, fu riconfermato nel suo grado dalla repubblica di Genova dopo l’evacuazione dei Francesi dallo stato. Il 15 maggio 1815, aggregata Genova alla Savoia, fu nominato luogotenente di vascello al servizio del re di Sardegna. Ebbe il comando della flottiglia sarda che nel novembre di quell’anno occupò l’isola di Capraia. Il 14 febbraio 1819 fu promosso capitano di fregata. Promosso nel 1825 capitano di vascello, nel settembre dello stesso anno fu posto al comando di una divisione navale che si portò nelle acque di Tripoli per imporre a quel bey l’osservanza dei patti convenuti con lo stato sardo. Il 27 settembre fu attaccato il porto e dato fuoco alle navi tripoline ivi ancorate: il bey, intimorito, concesse ogni soddisfazione. Il 15 febbraio 1826 il S. fu promosso contrammiraglio. Il 21 luglio 1829 Carlo Felice gli accordò il titolo di barone.