Co.Ri.S.MaIl mondo della pescaLa Maddalena Antica

Pescatori provenienti da Procida

Giovanna Sotgiu che “ha ripercorso la storia delle prime famiglie procidane insediatesi a La Maddalena, dagli Acciaro ai Lobrano o Lubrano, dagli Scotto ai Tarantino. In larghissima parte famiglie di pescatori che, fra la fine del Settecento e i primi anni dell’Ottocento arrivarono a La Maddalena per “la stagione”, ovvero nel periodo più proficuo (primavera-estate) per l’esercizio della pesca, in particolare delle aragoste. Dormivano in barca o a terra, senza occupare abitazioni nel borgo di La Maddalena. Col tempo la loro presenza iniziò a diventare stabile e piccole comunità procidane si accasarono sull’isola: costituivano una enclave con abitudini, idee e modi ben riconoscibili. La prof.ssa Sotgiu, tra le varie figure di rilievo di questa comunità, ha voluto ricordare in particolare la maestra Giovannetta Tarantino, prima insegnante elementare maddalenina; iniziò la sua carriera nel 1859 a Santa Teresa trasferendosi definitivamente a La Maddalena nel 1861. E poi ha ricordato il pescatore Michele Scotto, figlio di procidani, uomo molto religioso, tanto da essere soprannominato “Zi Cristu”. Era, come quasi tutti i procidani, pescatore di aragoste e portava l’orecchino al lobo sinistro, secondo l’usanza di Procida. Pregò con fede la Madonna, durante una terribile tempesta, riuscendo a salvarsi con l’equipaggio, raggiungendo gli scogli di quella che oggi viene chiamata Carlotto e dando inizio al culto della “Madonnetta” che si celebra tuttora ogni 1° maggio.

Acciaro Giuseppe, appartenne a famiglia di pescatori, si stabilì a La Maddalena, dove morì, nel 1866, all’età di 106 anni.

Acciaro Nicolò, sposò a La Maddalena Santa Scotto. I due Acciaro, furono i progenitori della numerosa famiglia attuale, probabilmente il cognome più diffuso sull’isola.

Esposito Antonio

Parzialmente tratto da “Il mondo della pesca” – Co.Ri.S.Ma – Giovanna Sotgiu