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La Valigia dell’Attore

Il grande regista e scenografo Edward Gordon Craig diceva che è preferibile vedere uno spettacolo di tigri che combattono contro leoni piuttosto che osservare un essere umano che finge di essere altro da sé, intento a combattere col proprio corpo e la propria anima. Ma tale assurdità ha una specifica funzione sociale: quella sorta di sacrificio pubblico che l’attore compie nel proporsi come un oggetto di osservazione a quei soggetti che sono gli spettatori ha senso per una collettività che da questo “snaturamento” trae un insegnamento, un’utilità, una conoscenza, una migliore consapevolezza di sé.

Vale la pena, dunque, prestare di tanto in tanto attenzione agli attori, alle loro persone e al singolare mestiere cui si sono dedicati, approfittando delle rare occasioni che capitano per interrogarli, per farli parlare. Con la speranza di arrivare a comprendere meglio cos’è un attore; perché hanno scelto questa professione; qual è la loro idea del mestiere e dell’arte; quali sono stati i loro “maestri” e i loro idoli; quale pensano sia il ruolo e la “missione” dell’attore nella società attuale.

Per chiedere loro cose che spesso non si capiscono col semplice seguire le vicende dei personaggi cui prestano il volto, sulla scena o sullo schermo: il problema della “scuola”, della tecnica, della costruzione del personaggio, della preparazione e dell’improvvisazione; il problema del rapporto con il pubblico (quando c’è, come in teatro; o magari il disagio di quando non c’è, come nelle riprese che serviranno per montare il film); il rapporto con i registi, oppure quello che li lega o li allontana dai grandi attori del passato; e molto altro ancora. Gian Maria Volonté non ha fondato una scuola, né ha direttamente istruito “allievi” (come accadeva invece nella tradizione del grande attore italiano del diciannovesimo secolo), ma certamente è una figura di riferimento, un modello col quale numerosi attori ed attrici di varie generazioni si confrontano.

Ad alcuni è capitata la ventura di lavorare con lui, altri lo hanno incontrato e conosciuto solo attraverso i film. Averli con noi in questa manifestazione costituisce un’occasione stimolante per gettare uno sguardo, allo stesso tempo curioso e attento, nel mondo singolare e affascinante dell’attore.

La valigia dell’attore è una manifestazione dedicata al lavoro d’attore e intitolata a Gian Maria Volonté. Nasce non a caso a La Maddalena, isola che l’artista amava e dove ha vissuto diversi periodi della sua vita. E nasce anche dalla volontà dell’Associazione Culturale Quasar di accrescere l’impegno iniziato da diversi anni in questo territorio per contribuire alla conoscenza, all’approfondimento e alla diffusione della cultura e dello spettacolo.

È una manifestazione che si propone di coinvolgere gli interpreti della migliore produzione artistica italiana ed europea, focalizzando la sua attenzione sull’originalità, il fascino e le tecniche dell’interpretazione principalmente cinematografica, ma anche teatrale e televisiva, offrendo al pubblico uno sguardo inedito, originale e intimo del lavoro d’attore.

La valigia dell’attore, appuntamento annuale di approfondimento sul lavoro d’attore che si svolge non a caso nell’isola che l’artista amava, dove ha vissuto diversi periodi della sua vita e che scelse come ultima dimora. Nasce nel 2003 dalla volontà dell’associazione culturale Quasar di accrescere l’impegno, iniziato diversi anni prima in questo territorio, di approfondimento e diffusione di cultura e spettacolo. La manifestazione coinvolge gli interpreti della migliore produzione cinematografica italiana ed europea, si propone come terreno di incontro tra le diverse forme espressive dell’arte della recitazione, esplorando e focalizzando principalmente la sua attenzione su originalità, fascino e tecniche del cinema, ma anche del teatro e della televisione. Le proiezioni dei film proposti sono precedute da incontri di presentazione e di approfondimento del percorso artistico degli ospiti. Gli attori, attraverso la visione di un montaggio di sequenze tratte dalle pellicole da loro interpretate, vengono interrogati e sollecitati a raccontare le loro esperienze da docenti universitari e critici cinematografici, offrendo così al pubblico uno sguardo inedito, originale e intimo sul proprio lavoro.

La valigia dell’attore tende anche a promuovere una visione e una fruizione diversa dell’arcipelago di La Maddalena. Incentrata sulla figura dell’attore, si rivolge infatti a un pubblico variegato con un programma che ha, fin dalla sua progettazione, l’aspirazione e le potenzialità adatte a varcare i confini regionali e nazionali.

Sul piano culturale la manifestazione occupa un posto inedito nel panorama nazionale, ricollegandosi idealmente alle figure e alla tradizione della grande arte italiana del dopoguerra, per approdare alla figura di Gian Maria Volonté, oggi punto di riferimento di una nuova generazione di attori il cui lavoro creativo sta anche alla base di una ripresa del nostro cinema.

www.lavaligiadellattore.com