Arrivo ad Ajaccio
Dopo un piccolo bordo al largo, il vento che comincia a girare ad Ovest ci porta dritto sul Capo di Muro che noi doppiamo alle 11 e mezzo. Siamo nel golfo di Ajaccio, eccoci a casa; subito il vento cala come per incanto, il calore diventa opprimente, le onde ci sballottano sul posto per più di due ore. Noi ci ricordiamo con malinconia che i bonifacini hanno battezzato questo golfo con il nome di golfo del Diavolo, perché, dicono, «c’è sempre mare, e mai vento».
Tuttavia, il Progresso, del porto di Ajaccio, che va a Propriano gremito di passeggeri, si è avvicinato per augurarci un gioioso buongiorno. Noi ringraziamo con tre hurras l’amabile capitano di questo piccolo vapore che ha per armatore M.eur Lanzi, agente della Union des Yachts Français.
Nel frattempo, il vento d’alto mare ricomincia a soffiare; e alle 3 e trentacinque della sera l’Euxène è ritornato al suo punto di partenza nel porto di Ajaccio.
Riassumendo, siamo talmente affascinati dal nostro viaggio che i miei due compagni, nel salutarmi, mi fanno promettere di rifare insieme l’anno prossimo la stessa escursione.
Charles Dufourmantelle
Yacht «Euxène» U.Y.F.