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Calangianus – Ilvamaddalena 1-2

23′ Ferreira, 55′ Marcos D’Amico, 88′ Riccardo Pirina

Come trent’anni fa, il Calangianus lo battiamo in trasferta, di misura, su un campo sterrato, allora il Signora Chiara, oggi il Comunale di Telti.
E se allora il gol decisivo lo segnò un fuoriclasse palaese di trentadue anni come Marco Piga, stavolta il match winner è un masciu di scogliu doc, di diciassette anni, Riccardo Pirina.
Allora quella vittoria valse lo slancio decisivo per la storica conquista della C2; stavolta l’auspicio è che possa essere la prima di una lunga serie, che possa magari lanciarci verso il vertice della classifica.
Quello che sarà, lo scopriremo settimana dopo settimana, ma quel che è certo, nell’immediato, è che si tratta di un successo di straordinaria importanza, che allontana lo spettro di una profonda crisi, che sembrava materializzarsi, questo pomeriggio, alle ore 16.23.
Ma torniamo alle… 16, al fischio di inizio.
Mister Vittorio Serio cambia le carte in tavola, e vara un 3-5-2, col debutto stagionale di Ivan Viviani tra i pali, linea difensiva, da destra a sinistra, Fabrizio Bellu, Luca Calzolaio, Luca Luciano, mediana che sempre da destra a sinistra, è composta da Mario Manca, Lucas Danieli Vaz, Andrea Arricca, Christian Casula e Fabio Giorgi, davanti il tango Argentino con Marcos D’Amico e Gena Vanuello.
Il Calangianus dispone il portiere Brundu, Demuro, Bazzoni, Chiappetta, Gori, Marongiu, Canu, Tusacciu e l’esperto fantasista Fraschini dietro le punte Ferreira e AboubaKar, un 2001 di colore decisamente interessante, in un 4 3 1 2 molto flessibile, capace di molta densità a centrocampo in fase difensiva.
Dopo cinque minuti, la prima emozione.
Un pasticcio del portiere giallorosso Brundu – molto buono tra i pali, ma da brividi coi piedi – che regala un calcio a due dalla linea dell’area di porta, toccando di destro un retropassaggio.
Tutti in barriera sulla linea, palla toccata per Vuanello, la cui botta viene respinta dall’uno del Calangianus.
Che è bravo anche su una botta da lontano dello stesso Vuanello.
Arriva il primo di cinque cambi, con Emanuele Ledda che subentra all’infortunato Mario Manca, per uno dei tanti falli non puniti col giallo da una direzione di gara piuttosto approssimativa.
La squadra del Presidente Bruno Useli sembra padrona del campo, con gli avversari che solo su angolo riescono a rendersi pericolosi, ma senza mai impensierire Viviani.
E invece arriva, improvvisamente, il vantaggio giallorosso, ed ancora una volta è determinante un errore difensivo.
Su cross da sinistra, il nostro portiere esce col tempo giusto, ma non trattiene e non respinge la palla, che rimbalza sulla linea di porta, o forse oltre, prima che Ferreira spazzi ogni dubbio, mettendola in rete di testa.
Una mazzata, accompagnata dalla sensazione che questa sia una stagione veramente storta.
Il grosso merito è quello di non darsi per vinti, di mantenere lucidità e provare a rimettere tutto in piedi.
Si va all’intervallo sotto di un gol, dopo una grande occasione per D’Amico, servito da uno splendido assist del travolgente Vuanello, ma Brundu respinge con bravura.
Nel secondo tempo, il mister presenta un’altra Ilvamaddalena.
Al posto di Danieli entra Luca Desantis, che va al centro (Vuanello a destra e D’Amico a sinistra) nel tridente del consueto 4-3-3.
Restano in mezzo al campo Casula, Arricca e Giorgi, e dietro si passa a quattro, con Bellu e Calzolaio centrali, Ledda a destra (sostituito dopo pochi minuti, per infortunio, da Matteo Manca) e Luciano a sinistra.
Il disegno tattico è chiaro, Leoni Isolani davanti a cercare il pari, e Calangianus pronto a colpire di rimessa.
Passano dieci minuti ed arriva il punto dell’uno a uno: Brundu, ancora una volta in grave difficoltà coi piedi, viene pressato da uno straripante Vuanello, che si impossessa del pallone e serve l’assist per D’Amico, che a porta vuota non può sbagliare, con qualche protesta dei difensori avversari per un presunto offside.
Raggiunta la parità, la nostra squadra non si arrende, e continua a mantenere l’iniziativa, cercando il successo pieno, nella consapevolezza della scarsa utilità del quarto pari in cinque incontri.
C’è un incantesimo da spezzare, bisogna muovere lo zero delle vittorie, assolutamente.
Il gol sembra fatto su una deviazione di D’Amico successiva al solito assist di Vuanello, ma la palla viene deviata da Brundu e colpisce la traversa.
Anche un tentativo di testa di Calzolaio termina a un palmo dal palo di destra.
Entra Riccardo Pirina al posto di Casula, e poi anche Gabriel Andreotti per l’esausto D’Amico.
I giallorossi operano di rimessa, ma Fraschini è impreciso in alcune conclusioni, e Viviani è bravo in presa bassa su un rasoterra di Ferreira.
Si arriva al rush finale, ed alla liberazione, al gol vincente, meritatissimo.
Ennesima iniziativa di Vuanello, che da sinistra, sulla linea di fondo, mette in mezzo un pallone invitante.
Lo sfiora soltanto Desantis, ma lo colpisce alla perfezione, di testa, Riccardo Pirina, e lo indirizza imparabilmente verso il palo alla destra del portiere.
Gioco, partita e incontro.
È la prima vittoria stagionale, con tantissima speranza e voglia di… non smettere più.

Mauro Coppadoro – “Coppa” dei Campioni”