CronologiaMilleottocento

Correva l’anno 1850

Da quasi cinquant’anni i maddalenini vivevano senza la base militare della Marina, in una condizione periferica rispetto alla loro vocazione: la maggior parte degli uomini era imbarcata, per anni lontano da casa, e i residenti si riducevano a donne e bambini, pensionati e pescatori. V’era un distaccamento militare presso i vari forti costruiti nel 1850, qualche nave da guerra di piccolo tonnellaggio e un modesto traffico mercantile. Dalla metà del secolo, la popolazione si era stabilizzata sulle 1800 unità con piccole variazioni in più o in meno. Gravava sull’arcipelago il destino di una dipendenza da uno stato lontano, non più percepibile nulla presenza delle sue strutture; e di ciò gli abitanti si lamentavano. L’elezione a propria residenza che Garibaldi ne fece, portò alle isole il confronto di un frequente movimento di visitatori e quello morale di averlo compaesano. ma non risolveva affatto il problema di dare alla cittadina la linfa vitale di una attività propria.

La Maddalena Il ricco inglese James Webber si stabilisce sull’isola e acquista la tenuta di Padule, già appartenuta a Desgeneys e, in seguito, al suo connazionale Parker. La casa presente sul terreno viene trasformata in una sontuosa villa in stile moresco e arricchita di quadri, libri, arredi. Datazione, presunta e dedotta, di un importante documento iconografico maddalenino, chiamato quadro Millelire, dove sono dipinti tutti i maggiori monumenti storici del paese: la chiesa, il Quartiere, il Comando di Cala Gavetta, i fortini e altro ancora.

La Marmora visita Santa Teresa e ne fa una descrizione nel suo Itinerario dell’isola di Sardegna. Ricorda, fra l’altro, la figura di Magnon ed evidenzia l’abitudine inveterata degli abitanti al contrabbando.

Alberto La Marmora fa il periplo della Sardegna per ispezionare le torri. Viene introdotto il francobollo postale.

Nel 1850, le difese militari dell’arcipelago furono rafforzate. Vista la vocazione marittima delle isole, operai esterni impiegati per la costruzione dei lavori, condannati anche per lavori forzati principalmente nelle cave di granito.
La presenza di Giuseppe Garibaldi nell’arcipelago in questi anni ha accresciuto prestigio e notorietà di questi luoghi. Nel 1860 il granito, la cui estrazione era inizialmente limitata al solo uso militare, venne rivalutato come materia prima e importante risorsa economica. Per ottenere profitti significativi, dato il duro lavoro, sono stati necessari mezzi meccanici avanzati e molta manodopera qualificata.
Nel 1870 la banca edile di Genova mise in concessione le cave per circa trent’anni. L’avventura granitica di Maddalena in giro per il mondo è iniziata; grandi ordini di blocco sono stati utilizzati per la costruzione di maestosi edifici e lastricare le strade di Ginevra. Le cave, in seguito gestite dall’ingegnere inglese Bertlin, fornivano anche granito per abbellire la Città Eterna, il Ponte Palatino, la Spallette Lungo Tevere e il Palazzo della Borsa. Il granito è stato inviato a Napoli per grandi palazzi; a Taranto per serratura a secco.
Le carriere sono state poi passate a F. lli Marcenaro e Grondona Company di Genova, secondo al mondo per qualità e durezza dei prodotti, dietro Scozia e Norvegia. Ancora una volta, il granito locale ha viaggiato in altri paesi, con spedizioni giornaliere di circa 350 tonnellate, nel Mediterraneo e attraverso l’oceano. Il granito dell’arcipelago si prestava anche alla statua e serviva come monumenti di De Lesseps sul canale di Suez e De Gusmau, a Santos.
Purtroppo, la storia delle cave è stata bruscamente interrotta dall’aumento dei costi di trasporto dovuto alla seconda guerra mondiale.
A Caprera, nel piccolo cimitero della famiglia Garibaldi, sono state fatte tombe nelle cave locali.

9 aprile

La legge Siccardi abolisce il foro ecclesiastico e il diritto d’asilo. Nello stesso giorno esce a Cagliari la «Gazzetta popolare» di Giuseppe Sanna Sanna, che sarà diretta da G.B. Tuveri, V. Brusco Onnis e lo stesso Sanna.

16-28 aprile

L’episcopato sardo, riunito a Oristano, protesta contro le leggi Siccardi. Subito dopo l’arcivescovo di Sassari Varesini sarà arrestato per aver emesso una circolare contro le leggi e sarà condannato a un mese di carcere.

10 giugno

A Sassari conflitto a fuoco fra le bande dei Saba e dei Careddu alle porte della città: 3 morti e 4 feriti.

25 luglio

Allarme malaria, lo si evince da una particolare richiesta del Sindaco di La Maddalena al Presidente del Tribunale di Sassari Sig. Presidente del Tribunale Magistrato d’Appello Sassari. “I sottoscritti Sindaco e Consiglieri dell’Isola Maddalena Sardegna ossequiosamente rassegnano a V. S. Illma che sempre quando trattasi che gli abitanti di quest’Isola siano chiamati in qualità di testi oppure di rei a dibattimento nel Tribunale di 1.a Cognizione di Tempio per un reato minimo comunque, gli è tale un pericolo nella stagione estiva per la località intemperiosa che denno tragittare, da sottoporli a certa morte, o quanto meno ad un seria lunghissima malattia, li obbligando a portarvisi. Il fiume di Liscia che son costretti di battere nel suo letto per lo spazio non minore di ore due circa, e quel sito che viene abbandonato dagli stessi locali, e con loro dal gregge che vi perisce all’estate . Essi dal più bel clima il Maddalenino intimato a dibattimento: non vi è quindi a dubitare che certa malattia lo aspetta. Son già molte le vittime di fatto che costrette a reccarsi in quei siti, vi perirono miseramente; molti i Padri di famiglia che piangono in letto di malattia lo aver toccato appena quel litorale. Per si fatte ragioni comechè diversamente disponga la legge, si trattando però di reati che ammettono una dilazione di tempo per il suo giudicato.
Supplicano si compiaccia V. S. Illma acchè voglia ordinare al Tribunale suddetto perché abbia ad usare un certo riguardo nei nei mesi di Giugno a tutto ottobre, per i Maddalenesi chiamati a dibattimento, trasferendolo a quegl’altri di qui è qui fatta esclusione. Grazia”

3 agosto

Si laurea in Giurisprudenza presso l’Università di Sassari Giovanni Azara Millelire; è il primo maddalenino a laurearsi in questa disciplina.

10 novembre

Nasce Antonio Zonza, nipote diretto della medaglia d’oro, e si sposerà il 20.10.1878 con Rosa Montesi. Dai Registri della Popolazione, presenti nell’Archivio dell’Anagrafe Comunale isolana, emerge l’agiata professione di Capitano Marittimo con numerosa prole e due domestiche a servizio, infine non risulta deceduto nell’isola.

16 novembre

Tra i tanti paesi visitati da Giuseppe Garibaldi, c’è anche Cuba, dove sbarcò nel porto di La Havana, sotto la falsa identità di Joseph Pane.
Nel retro di una farmacia, Garibaldi incontrò i patrioti che volevano liberare l’isola dal dominio spagnolo, ma non accettò di guidare l’insurrezione.
Ritenne infatti che nel contesto storico del momento, non esistessero ancora le condizioni per portare a termine tale obiettivo.

18 novembre

L’isola perde l’autonomia del servizio postale. Dal 1 gennaio verranno introdotti i francobolli.

25 novembre

Il villaggio di Sedilo, in seguito alla sommossa del giorno 17, è cinto d’assedio da 210 cavalleggieri, 100 bersaglieri, due compagnie di cacciatori franchi, e da una compagnia del reggimento sardo con un cannone di campagna. Ordini severissimi furono dati perché quella sera nessuno potesse entrare ed uscire dal paese.

26 novembre

Con la legge 26 novembre 1950 viene istituito tra gli altri, nel Regno di Sardegna, il Mandamento Postale di La Maddalena, comprendente oltre alla nostra città, Olbia (allora piccolo borgo chiamato Terranova) e Santa Teresa. Nel centro abitato dell’Isola fu aperto un Ufficio Postale di II Classe. Appena 10 anni prima, nel 1840, Rowland Hill ‘aveva inventato‘ in Inghilterra il primo francobollo che mutò il sistema di trasporto delle corrispondenze, sistema che nel 1849 venne adottato anche nel Regno di Sardo Piemontese. Fino a quel momento la corrispondenza viaggiava a carico dei Comuni. Dal 1 gennaio 1851 si adottarono i francobolli con il ritratto del Re. L’appalto del trasporto della posta tra Sardegna e Genova fu affidato alla Compagnia Rubattino, la cui nave faceva scalo a La Maddalena, dove aprì l’agenzia nela palazzo – che costruì – dell’attuale XX Settembre, divenuto poi Palazzo Ajassa (vedi foto), sede per molti anni della Banca di Sassari. L’avvocato Andrea Raffo, ora defunto, ristrutturando il palazzo, fece restaurare l’insegna-affresco che sovrastava il portone d’ingresso dell’agenzia, come si può vedere tuttora. (C. Ronchi)