CronologiaDuemila

Correva l’anno 2015

9 gennaio

La Maddalena, prima nata nell’isola. Venuta alla luce, al Paolo Merlo, Gioia. Il reparto di Ostetricia e ginecologia chiude il 2014 con un incremento del 12% delle nascite. Si chiama Gioia la prima bambina nata del 2015 a La Maddalena, nel reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Paolo Merlo. Alle 10.40 di questa mattina, nella sala parto del Paolo Merlo è venuta alla luce, in seguito a parto naturale, Gioia Masoni, primogenita di Pamela Orecchioni, impiegata di Palau di 26 anni, e del geometra originario di Porto Pozzo, Roberto Masoni, di 28 anni. Il 2014 si chiude nell’Isola di La Maddalena con un incremento delle nascite superiore al 12%; dai 68 nati del 2013 si è passato infatti ai 77 del 2014; a questi devono aggiungersi una decina di donne, che rischiavano di partorire prima della 34esima settimana, e sono state indirizzate verso altre strutture sanitarie che garantiscono, a differenza delle strutture galluresi, l’assistenza neonatologica con terapia intensiva. “Abbiamo notato nell’ultimo anno una maggior presenza di giovani donne provenienti dal territorio, come Palau, Santa Teresa, Arzachena”, spiega Sebastiano Uscidda, responsabile del reparto di Ostetricia dell’ospedale Paolo Merlo. Nel 2013 sono aumentate le partorienti italiane, sono state infatti pari all’88% (68 donne su 77), a cui si aggiungo 5 mamme rumene, 2 senegalesi, una domenicana e una thailandese. Le mamme che partoriscono al “Paolo Merlo” hanno mediamente 30 anni.

18 gennaio

Il Consiglio di Stato ha dichiarato illegittima la procedura di privatizzazione della “Toremar”, compagnia pubblica toscana privatizzata e aggiudicata, da tre anni a questa parte, all’armatore partenopeo Vincenzo Onorato. La sentenza obbliga la Regione Toscana all’aggiudicazione del servizio alla compagnia “Toscana Navigazione” della quale è amministratore il maddalenino Franco Del Giudice, proprietario della “Delcomar”.

24 gennaio

Assegnato a Offeddu il premio intitolato a Pino Careddu. Pino Careddu era un giornalista maddalenino, che a Sassari ha fondato il giornale “Sassari Sera” del quale è stato direttore fino alla morte, avvenuta alcuni anni fa. Quest’anno, il premio giornalistico a lui dedicato, è stato assegnato al giornalista Luigi Offeddu, inviato all’estero di grandi televisioni e grandi giornali nazionali. Prima di lui se lo erano aggiudicato Pino Maniaci nel 2009, Stefania Pedix (quella di Striscia la Notizia) nel 2010, Milena Gabanelli nel 2011, Gian Antonio Stella nel 2012, Fabrizio Gatti (che fotografò i fondali dell’Arsenale) nel 2013 e Domenico Quirico nel 2014.

6 febbraio

Muore a Cagliari, Carlo Piana. Omaggio commosso al ricordo dell’ex procuratore capo di Cagliari, 81 anni, a cui l’intera comunità era legato. Studente del liceo classico Giuseppe Garibaldi, Piana era di casa a La Maddalena. Riservato, gentile, amante della vela, ogni estate era solito passarla in quella che considerava la casa del cuore, nell’abitazione di Cala Gavetta comprata dopo la pensione.

26 marzo

Rapina a mano armata a La Maddalena. Alle 20:40 circa Luca Ferracciolo, titolare della pizzeria “Da Luca e Manu”, di via Cairoli, a La Maddalena, viene affrontato da un uomo con casco integrale, tuta blu e guanti marrone, si è visto puntare una pistola e si è sentito intimare di consegnargli l’incasso. Il pizzaiolo in quel momento era solo, non c’erano clienti e il figlio di 15 anni era andato via da pochi minuti. La pistola nera puntata sul viso, l’agire deciso ed il tono perentorio usato dal rapinatore hanno indotto Ferracciolo a consegnargli l’incasso della serata, circa 200 euro, in pezzi da 5, 10, 20, 50 euro. Immediatamente il malvivente si è dileguato, gridando al pizzaiolo di “non chiamare”. A Luca Ferracciolo non è rimasto altro che inviare un sms alle moglie Manuela e attendere l’arrivo dei Carabinieri.

27 marzo

Ii sindaco di La Maddalena Angelo Comiti ha presentato alla Protezione Civile la richiesta di risarcimento del danno per il mancato G8 del 2009. Il sindaco ha intimato “l’integrale risarcimento dei danni subiti” che si quantificano “presuntivamente in non meno di 100 milioni di euro”. Finalmente la sovranità sul territorio di La Maddalena ritorna in capo al primo cittadino ed agli abitanti dell’Arcipelago per una giusta battaglia di risarcimento.

28 marzo

La Polizia ha individuato chi avrebbe inviato minacce al procuratore della Repubblica Fiodalisi. La Polizia di Stato ha individuato in un maddalenino (U. A.) il presunto responsabile delle minacce indirizzate, tramite lettere anonime, al procuratore della Repubblica di Tempio, Domenico Fiordalisi. L’origine della vicenda risale alle demolizioni, a La Maddalena, di immobili abusivi, definiti tali da sentenze passate in giudicato.

13 aprile

Il Consiglio di Stato (con la sentenza n. 1854) ha annullato la prelazione dell’Ente Parco della Maddalena sull’acquisto dell’isola di Budelli: acquisto effettuato due anni fa, nel corso di una procedura fallimentare, dal manager neozelandese Michael Harte, che resta dunque a tutti gli effetti il proprietario dell’isola.

20 maggio

I 3 milioni per acquistare l’isola di Budelli, vengano utilizzati per le bonifiche dell’arsenale. La commissione Ambiente della Camera ha approvato la risoluzione che impegna il Governo a trasferire i soldi destinati all’acquisto dell’isola alle operazioni di risanamento delle acque di Moneta.

27 maggio

Si presenta il progetto di waterfront cittadino sviluppato con la collaborazione del Comune di La Maddalena con uno staff internazionale composto dagli Architetti Rem Koolhaas, Stefano Boeri, Petra Blaisse. Al progetto hanno inoltre collaborato: Stefano Boeri Architetti, Inside Outside, Arch. Marina Perrot e Ing. Gian Nicola Cossu.

28 maggio

Il governo sbloccherà il cantiere della Maddalena, lo ha assicurato Matteo Renzi parlando ad Olbia. “È vergognoso che siano passati degli anni senza che si sia sbloccato un cantiere rimasto a metà come quello della Maddalena”. Un cantiere “che noi andremo a sbloccare, perché l’Italia è molto più forte dei pasticci fatti in passato”.

31 maggio

Luca Carlo Montella è il nuovo sindaco di La Maddalena. Il neo primo cittadino succede ad Angelo Comiti, sindaco Pd in sella per deici anni. Montella, con la sua lista Insieme a voi,  ha letteralmente trionfato conquistando quasi il 50 per cento dei suffragi, staccando nettamente gli altri tre candidati Gaetano Pedroni (Il vento che cambia), Fabio Columbano (5 stelle) e Andrea Rotta (La Maddalena Prima di tutto).

15 giugno

Il sindaco Montella ha giurato: nominati gli assessori e i consiglieri delegati; Era rotta dalla commozione la voce di Luca Montella, 51 anni, avvocato, mentre, indossata la fascia tricolore, prestava giuramento convalidando a tutti gli effetti la propria elezione a sindaco di La Maddalena. La prima seduta del Consiglio Comunale scaturito dalle recenti elezioni, sabato 13 maggio, è iniziata con l’esecuzione dell’Inno di Mameli, al quale è seguito lo scrosciante applauso da parte del numeroso pubblico presente. Montella ha salutato, nominandoli, uno per uno i consiglieri comunali a cominciare da quelli di opposizione. Subito dopo i capo gruppo Andrea Rotta, Gaetano Pedroni e Alberto Mureddu hanno preso brevemente la parola per salutare e formulare gli auguri di buon lavoro. Momento particolarmente atteso era quello in cui il sindaco ha iniziato ad indicare gli assessori, scesi a 4 in questo mandato amministrativo. Sono: Fabio Lai, vice sindaco e assessore al Turismo, Sport, Spettacolo, Portualità e Attività Produttive. Annalisa Gulino, con deleghe all’Edilizia Privata, Urbanistica, Arredo e Decoro Urbano. Mariapia Zonca, deleghe alle Politiche Sociali, Pubblica Istruzione, Patrimonio, Pari Opportunità. Massimiliano Guccini, deleghe alla Sanità, Risorse Umane, Servizi Cimiteriali, Problematiche Occupazionali. Il sindaco Montella ha introdotti i Consiglieri Comunali con delega. Sono: Alberto Mureddu, capogruppo della Maggioranza, Manutenzioni; Roberta De Marzo, Cultura; Emilia Malleo, Demanio; Gianluca Cataldi, Lavori Pubblici, Igiene Urbana, Trasporti; Gianni Nieddu, viabilità, parcheggi; Claudio Tollis, Bilancio, Programmazione; Roberto Ugazzi, Urp, Comunicazione; Andrea Rotta, relazioni con le Università; Arianna Carola, Politiche Femminili. La particolarità è non solo l’assegnazione delle deleghe ai consiglieri comunali di maggioranza ma anche a due della minoranza (Rotta e Carola).

4 luglio

Sono stati 100.000 i sardi che hanno combattuto nella Prima Guerra Mondiale, su una popolazione complessiva di 850.000 persone. Lo ha ricordato a La Maddalena il 4 luglio 2015, Aldo Accardo, presidente del Comitato Sardo per i Cent’Anni dalla Grande Guerra, durante le celebrazioni garibaldine. Non avendo i numeri ufficiali possiamo tuttavia ipotizzare che i maddalenini siano stati un migliaio. Un’enormità davvero. Nell’occasione celebrativa citata, un contributo al “ricordo” lo ha dato anche il sindaco Luca Montella, il quale ha rivelato di avere, tra le carte di famiglia, la lettera di un ufficiale medico sardo, in servizio, durante la guerra 1915-18, in una delle fortificazioni di Caprera. Scriveva alla famiglia, dalla quale era lontano da parecchi mesi, che la sua giornata iniziava alle 5:30 del mattino e proseguiva, dopo la colazione, con la visita di 50-60 coscritti. “Alle 8:00 monto a cavallo e vado verso i forti” (non è dato sapesse dove il giovane ufficiale medico fosse assegnato ma il “giro” doveva esse probabilmente a forti alternati nella settimana, essendocene a Caprera diversi e anche lontani, dovendo raggiungerli a cavallo, da Punta Rossa a Stagnali dove c’erano i bersaglieri, ai due di Poggio Raso fino a Messa del Cervo e Arbuticci). “Rientro alle 10:30 e per le 11:00 assolvo altri servizi”, scriveva l’ufficiale. “Dopodiché alle 12:00 pranzo, alle 13:00 mi metto a letto ma non posso conciliare sonno. Alle 15:00 devo andare a presenziare al bagno della truppa. Sono arrostito dal sole, … ma io, … con tanto soffrire pur mi rassegno. E penso che molti, e molti altri, hanno disagi maggiori del mio. Ci voleva la guerra, e solo la guerra, per insegnare a tanti di quanto dolore e pene è dispensiera la vita. Eppure … fortunati quelli che riescono a riportare la pelle a casa intatta. Infelici quelli che soccombono nella dura lotta, sacrificando gli anni giovani, le sostanze e le speranze”.

16 luglio

All’età di 97 anni è deceduto il notaio Emilio Acciaro. La città perde uno dei suoi personaggi più noti, uno degli uomini che hanno fatto la sua storia. Fu lui, agli inizi degli anni ’60 del secolo scorso, uno dei notai che redissero gli atti che dovevano dare vita alla futura Costa Smeralda presso il Tribunale di Tempio e mantenne per oltre mezzo secolo il suo studio notarile in via Nizza, affacciato sul mare. Fu per vari anni presidente del Lion’s Club La Maddalena-Caprera (1965-66, 1995-96; 2008-90). Grande conoscitore ed estimatore della storia dell’Isola era sempre presente alle manifestazioni ufficiali, e si dimostrò nelle sue arringhe imperterrito fustigatore dei costumi morali e amministrativi della Città.

17 luglio

Bagno fatale nelle acque di Marritza. Guido Michele Pulino, 73 anni originario della Maddalena ma residente a Sorso in località Muros de Maria, è morto per un malore che lo ha colto mentre nuotava a poche decine di metri dalla battigia. L’anziano è entrato in acqua intorno alle 16,30 di ieri ma ha accusato un malore dopo poche bracciate. I bagnanti presenti nella piccola spiaggia di Marritza hanno notato che l’uomo galleggiava passivamente e alcuni di loro si sono avvicinati per sincerarsi delle sue condizioni. Il 73enne è stato portato sul bagnasciuga ma i tentativi di rianimarlo sono stati vani, anche quelli da parte dei soccorritori. Sul posto sono intervenute due ambulanze del 118, l’elisoccorso e i carabinieri della stazione di Sorso. Secondo i medici a stroncare l’anziano è stato un arresto cardiocircolatorio per asfissia da annegamento. Il magistrato di turno ha concesso il nulla osta alla sepoltura. Il corpo è stato trasportato nella cappella del cimitero comunale di Sorso.

2 agosto

Caprera, yacht in secca: salvate dieci persone; Intervento della capitaneria di porto della Maddalena nelle acque antistanti Cala Napoletana.

3 agosto

Un capodoglio albino, già ribattezzato “Moby Dick” è stato avvistato nel canyon di Caprera. Per gli esperti si tratta di un avvistamento eccezionale, che segna la ricomparsa dello straordinario esemplare a nove anni dal primo avvistamento mai documentato nel Mediterraneo avvenuto al largo dell’isola di Tavolara. Il cetaceo è stato riconosciuto da ricercatori dell’Università di Sassari e dai turisti durante un’escursione di “whale watching” curata da un’azienda locale specializzata in uscite per mare finalizzate all’avvistamento di cetacei. Durante un tour di routine, un soffio all’orizzonte ha attirato l’attenzione dei navigatori. Una volta vicini all’animale, i passeggeri hanno capito di essere di fronte a un avvenimento eccezionale. Un capodoglio bianco stazionava di fronte a loro, in superficie, consentendo all’equipaggio di raccogliere alcuni interessanti dati sul suo comportamento e di scattare alcune preziose immagini che documentassero il clamoroso avvistamento. L’osservazione del capodoglio è durata per almeno 15 minuti, tanto è bastato per acquisire elementi che risulteranno utili per gli scienziati che avranno il compito di seguire l’animale nei suoi spostamenti lungo il Mediterraneo, rendendo più semplice il lavoro di chi dovesse imbattersi ancora in “Moby Dick”. I mari al largo della Sardegna nordorientale si confermano particolarmente ricchi, come documentato dalle indagini condotte dal Dipartimento di Scienze della natura e del territorio dell’Università di Sassari. Da cinque anni a questa parte gli esperti sassaresi stanno continuando a studiare balenottere, capodogli e delfini del Canyon di Caprera, un’area sul limite del santuario Pelagos, ritenuto un “hot spot di cetacei”. In questo lasso di tempo gli avvistamenti di cetacei registrati dal Dipartimento di Scienze della natura e del territorio sono stati già più di 600 e hanno per protagoniste sette delle otto specie di cetacei regolarmente presenti nel Mediterraneo occidentale: il tursiope, la balenottera comune, lo zifio, la stenella striata, il capodoglio, il grampo, il delfino comune, che è tra le specie in pericolo di estinzione. Anche prima del capodoglio albino visto due giorni fa non sono mancati altri avvistamenti rari, come quando nel 2012, nella stessa area, fu avvistato l’unico Mesoplodonte di Sowerby segnalato in ambiente libero in tutto il Mediterraneo.

13 agosto

Tragedia in mare sull’isola della Maddalena, dove ha perso la vita Fabio Dalcero, residente a Rovereto di Novi. Il ragazzo, di 32 anni, stava trascorrendo le vacanze con gli amici e molto probabilmente è morto a causa di una congestione. Il ragazzo si è infatti tuffato in acqua poco dopo aver consumato il pranzo in spiaggia con gli amici. Sconcerto in paese, dove Fabio era molto attivo, soprattutto dopo il sisma del 2012.

27 agosto

Muore a Nuoro la fotografa tedesca Marianne Sin-Pfältzer. Nata in Germania da una famiglia di origini olandesi. Nel dicembre 1950 si trasferisce a La Maddalena, per lavorare come istitutrice nella famiglia di un ufficiale della Marina. Con una piccola fotocamera Agfa Isolette regalatale dalla madre, scatta nell’isola le sue prime foto. Al rientro in Germania, studia fotografia, perfezionando la sua tecnica in Francia. Nel 1955 ritorna in Sardegna con una Rollei 6X6 per dedicarsi al reportage. Si ferma in Barbagia dove incontra l’editore Guido Fossataro che, nel 1958, la coinvolge nel progetto di Marcello Serra Sardegna, quasi un continente, dove saranno presenti alcuni suoi scatti, accostata a fotografi come Mario De Biasi. Le sue foto trovarono poi un mercato in Germania dove, nel 1961, sposa un coreano e, nonostante un matrimonio breve, conservò per tutta la vita il cognome Sinaccanto a quello paterno. Negli anni seguenti realizza reportage in varie parti del mondo, dagli Stati Uniti all’Unione Sovietica, dall’Africa all’Asia, ma rientra spesso in Sardegna, terra alla quale si sentiva particolarmente legata per l’armonia dei luoghi e per le importanti amicizie coltivate. Si stabilisce definitivamente in Sardegna, a Nuoro, dove con la ILISSO Edizioni pubblica, nel 2013, la sua prima monografia (edita anche in lingua tedesca nel 2014) con 300 fotografie scelte tra i tredicimila negativi del suo archivio personale. Marianne viene investita da un’auto il 10 agosto, il 27 dello stesso mese muore all’ospedale di Nuoro, all’età di 89 anni.

28 agosto

La Maddalena, salvataggio di 2 giovani a Cala d’Inferno. Doveva essere una serata di relax per due giovani maddalenini, ma residenti a Milano, che nel pomeriggio di mercoledì avevano deciso di trascorrere la serata a Cala d’Inferno, spiaggia di fronte a Spargi. La serata era bellissima tanto che i due avevano scelto di rimanere fino al tramonto del sole.

4 settembre

Giornata delle isole minori, in occasione di “Piccole isole grandi meraviglie” l’evento organizzato all’interno dell’Esposizione Universale da Ancim, Associazione Nazionale Comuni Isole Minori in collaborazione con il Mipaaf. Dalla Sardegna alla Sicilia, dalla Toscana alla Liguria passando per la Puglia, la Campania e il Lazio le piccole isole – 36 Comuni per un totale di 200mila abitanti che divengono milioni durante le stagioni estive – rappresentano un esempio virtuoso di presidio del territorio, oltre che di buone pratiche in relazione agli stili di vita anche alimentari. “La presenza a Expo 2015 diventa – spiega il presidente di Ancim Mario Corongiu – momento di confronto e occasione di rilancio ed esposizione di un sistema integrato e coeso di enti locali, momento di condivisione delle diverse pratiche nei singoli contesti territoriali. Le piccole isole possono così superare le azioni di sviluppo frazionate nelle 36 realtà comunali e recuperare la forza di un agire comune e integrato”. Un’attività che non può prescindere dal superamento dell’emarginazione, dai gap legati all’insularità come la scuola, il sistema socio sanitario, le infrastrutture e i trasporti, oltre che la prassi di uno sviluppo incentrato quasi esclusivamente sul turismo.

13 settembre

Caprera, con la diavolina cercano di incendiare gli orti di Garibaldi. Solo il pronto intervento dei forestali di Caprera ha evitato che un incendio si propagasse agli orti di Garibaldi, sulla strada per Cala Garibaldi. È accaduto nel pomeriggio di domenica. L’incendiario ha sistemato della diavolina a circa 20 metri da un albero, creando un percorso infiammabile e poi ha dato fuoco. Non appena la fiamma è arrivato sotto il tronco, si è alzata una colonna di fumo nero. Una pattuglia dei forestali dello Stato, di vedetta nella zona, ha notato immediatamente la situazione di pericolo ed è intervenuta. Nel frattempo nella zona degli orti di Garibaldi sono arrivati anche i forestali regionali e in contemporanea è scattata la richiesta di intervento dei vigili del fuoco. I pompieri hanno dovuto lavorare due ore per spegnere l’incendio e bonificare l’area, circoscrivendo il rogo al tronco d’albero ed impedendo che le fiamme potessero propagarsi alla vegetazione circostante. Una operazione chirurgica che i vigili del fuoco hanno svolto con la solita professionalità. Il pensiero è andato subito agli anni Novanta. Brucia sempre il ricordo di quel lontano 1992, quando scoppiò un gravissimo incendio a Caprera. Fu appiccato sotto il compendio di Garibaldi e da lì cominciò a guadagnare terreno spinto dal vento. Domare il rogo fu una impegnativa battaglia per le squadre di soccorso. E purtroppo furono tanti gli ettari di terreno che vennero divorati dalle fiamme. Un orrore che La Maddalena non può permettersi un’altra volta. Caprera è ormai diventata l’isola più frequentata dai turisti e dagli isolani. Patrimonio dell’arcipelago e di tutta Italia, un gioiello da proteggere. Se l’incendio negli orti di Garibaldi fosse partito dalla parte opposta, i danni sarebbero stati ben più gravi.

20 ottobre

Lia Origoni, la soprano maddalenina diventata famosa negli anni ’40 come “La violetera della Scala di Berlino” ha compiuto felicemente 96 anni nel suo appartamento-museo sulla centralissima via Garibaldi, festeggiata dai suoi amici più stretti. Lia Origoni, che nonostante i postumi di una recente caduta continua a seguire con attenzione critica quanto succede a La Maddalena e nel mondo grazie alla tecnologia, ha ricevuto telefonicamente gli auguri di numerosi ammiratori: fra esssi, quelli del regista sardo Salvatore Manca, che le ha dedicato un docufilm di particolare successo presentato a Parigi e a Cagliari.

2 novembre

Nuove polemiche all’interno del Parco di La Maddalena sul Piano dell’arcipelago e sul provvedimento “Salva Budelli”. “Quello del presidente Bonanno è solo un modo per apparire come ‘salvatore’ dell’isola e nascondere le vere responsabilità su come si sia arrivati a questa situazione – afferma il vicepresidente del Parco, Andrea Rotta -. Stiamo assistendo al colpo di coda di un amministratore che ha gestito l’Ente in modo monocratico e fallimentare, come hanno dimostrato chiaramente le vicende degli ultimi tre mesi”. “L’enfasi con cui il presidente ha cavalcato la vicenda Budelli – attacca – e l’atto dalla dubbia legittimità, sono il tentativo di far dimenticare due cose: abbiamo perso Budelli poiché il Parco non era dotato di un Piano di gestione e non ha potuto esercitare così il diritto di prelazione; Budelli godeva già di una tutela parziale che la metteva al riparo da qualsiasi speculazione, come è sempre accaduto su tutte le isole dell’Arcipelago”. Secondo Rotta “oggi la risposta dello Stato, dopo la perdita del diritto di prelazione e il forte imbarazzo per il mancato successo, è il Piano del Parco. Un documento atteso da 20 anni, in corso di elaborazione da cinque e giunto ieri al primo dei passaggi che lo porteranno all’approvazione: la presa d’atto da parte del Consiglio direttivo (insediatosi nello scorso luglio) di una proposta condivisa da parte tecnica e politica. Questa potrà ora essere portata in pubblicazione e messa a punto col contributo della collettività”. Riguardo poi all’incontro che si terrà a Roma il prossimo 12 novembre al ministero dell’Ambiente per discutere la lettera di intenti che anticipa la costituzione della Fondazione proposta da mister Harte, che ha acquisito l’isola, Rotta ribadisce che “parteciperemo a questo appuntamento solo se saranno convocati anche il Comune di La Maddalena e la Regione Sardegna. E’ giusto che tutta la comunità sia coinvolta in una scelta come questa”.

6 novembre

Francesco Pigliaru ha proposto a Matteo Renzi il risarcimento a La Maddalena, chiedendo che sull’isola madre dell’arcipelago si celebri il G7 del 2017 dopo il mancato summit del 2009 tra gli Otto grandi del mondo. Fu spostato da Silvio Berlusconi a L’Aquila, dopo che il capoluogo abruzzese venne colpito dal terremoto di aprile. La notizia viene riportata dal Corriere della Sera, secondo il quale il Governo sta seriamente valutando la proposta arrivata dal governatore sardo. A La Maddalena, del resto, ci sono una serie di strutture militari, come l’ex ospedale, che sono state rimesse a nuovo per il G8 del 2009, ma poi lo spostamento a l’Aquila ne ha impedito l’apertura. O, come accaduto con l’ex Arsenale di Moneta, si è arrivati a una gestione fallimentare che sta finendo per mandare in malore le strutture riconvertire e per le quali lo Stato ha speso oltre mezzo miliardo di euro. L’ex Arsenale, in particole, venne preso in mano dalla Mita resort, società che fa capo alla famiglia dell’ex presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, che poi ha mollato l’investimento. Si aggiunga che per gli appalti del G8 mancato è aperta un’inchiesta per i presunti bandi truccati dalla ‘cricca’. Ma anche altre indagini che riguardano una discarica a mare proprio davanti all’ex Arsenale.

17 novembre

La Maddalena entra ufficialmente nella candidatura delle regate veliche relative all’Olimpiade Roma 2024. La Maddalena ed il suo Arcipelago costituiscono il naturale fulcro delle risorse ambientali mare, vento e sole indispensabili per occasioni come le regate veliche olimpiche di Roma 2024. I suoi specchi acquei, già valutati in sede ISAF in occasione delle innumerevoli regate ivi tenutesi, coniugano insieme agli elementi essenziali dello sport e della natura, così come solo l’essere ed insistere in un Parco Nazionale ( Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena) e Parco Internazionale delle Bocche di Bonifacio (unico tra Italia e Francia) possono rappresentare egregiamente. La sinergia mostrataci dagli Amministratori dei Comuni frontalieri (Palau Arzachena Santa Teresa di Gallura) nonchè dei Circoli , Club , Yacht Club vari che vi insistono, sono il giusto corollario per ritenere di aver tutte le carte in regola per essere all’altezza del prestigioso appuntamento di cui si auspica la assegnazione all’Italia. La YCCS (Yacht Club Costa Smeralda), il Club Nautico La Maddalena (CNLM), la Lega Navale Italiana (LNI) Il Centro Velici Caprera (CVC) e la sezione Velica della Marina Militare Italiana (MARIVELA), unitamente alle efficaci, considerevoli ed innumerevoli strutture ed esperienze di cui dispongono, sommate alla lunga portualità ed alla varietà dei campi di gara disponibili, rappresentano al meglio la possibilità di offrire , nel periodo considerato, quanto di meglio possa auspicarsi la vela. Il tessuto architettonico , le strutture ricettive, mare,spiagge, panorama e bellezze naturali non hanno bisogno di migliori illustrazioni essendo considerate di chiara fama e livello mondiale.

19 novembre

Prende corpo l’ipotesi G7 da effettuarsi a La Maddalena. Nei giorni scorsi il sindaco Luca Montella ha avuto un incontro a Roma con il Ministro del Trasporti Graziano Del Rio, in cui si è parlato delle bonifiche dell’ex Arsenale, lasciate in sospeso dopo il mancato G8 del 2009, e della possibilità di portare il G7 nell’arcipelago. Nella prima settimana di dicembre, infatti, si terrà una riunione tecnica tra Regione Sardegna e Comune di La Maddalena per cominciare a mettere a punto una serie di iniziative per non arrivare impreparati all’ipotesi G7. L’ostacolo principale che potrebbe compromettere l’evento, potrebbe essere proprio quella di risolvere le bonifiche nello specchio acqueo di fronte all’ex Arsenale, spina nel fianco che ad oggi continua a martoriare la possibilità di impiego della struttura di Moneta. Nel frattempo, anche il consigliere regionale maddalenino Pier Franco Zanchetta (UPC), ha presentato una mozione con la quale chiede allo stesso governo Regionale di far si che il Governo Nazionale confermi lo svolgimento del G7 a La Maddalena.

21 novembre

Una bella giornata garibaldina si è svolta a La Maddalena per ricordare la figura del garibaldino maddalenino Giovanni Battista Culiolo, al secolo Maggior Leggero, «l’indivisibile mio compagno» … «da quell’ardito ch’egli era stato sempre», come raccontava nelle sue “Memorie” Giuseppe Garibaldi, parlando di lui. L’iniziativa, nata da un progetto dalla sezione garibaldina di La Maddalena e sostenuta dalla concittadina Pro Loco, presieduta da Aldo Pireddu, per celebrare nel 2013 l’anniversario del Bicentenario della nascita dell’eroe sardo, è stata presentata all’attenzione della Regione Autonoma Sardegna, Assessorato ai Beni Culturali, ottenendo un pubblico contributo quale iniziativa di promozione inerente le manifestazioni celebrative di figure di protagonisti della storia e della cultura della Sardegna. La manifestazione, patrocinata dal Comune di La Maddalena, si è svolta in due momenti: la deposizione di una corona e scoprimento di un targa commemorativa presso la casa natale di Giovanni Battista Culiolo in Via Maggior Leggero, seguita da un incontro, presso il salone consiliare del Municipio, per illustrare e divulgare la figura del personaggio isolano, con la presentazione della pubblicazione di un libro-fumetto dal titolo “Eroi dei due mondi. Garibaldi e il Maggior Leggero. L’epopea sudamericana nei fumetti”. La pubblicazione è curata e presentata dal noto fumettista sardo Bepi Vigna, reca una introduzione della Presidente Anvrg Annita Garibaldi Jallet e i contributi di Maurizio Mari, Segretario della Società Conservatrice del Capanno Garibaldi di Ravenna e di Antonello Tedde, Presidente della Federazione Liguria-Sardegna e della sezione maddalenina dell’Anvrg. Comprende altresì una biografia su Maggior Leggero ed alcune ricerche sulla casa natale dell’eroe e sul busto donato al Comune di La Maddalena dall’Anvrg nel 1961. Vi sono raccontate, in chiave divulgativa, le straordinarie storie incentrate sulla vita degli eroi del Risorgimento dal mitico “Corriere dei Piccoli” le cui sceneggiature furono a lungo curate dal giornalista e scrittore Mino Milani. Bepi Vigna ha voluto dedicare la pubblicazione alla memoria di Decio Canzio (1930-2013), pronipote di Giuseppe Garibaldi, in quanto nipote della figlia dell’Eroe, Teresita Garibaldi e Stefano Canzio patriota garibaldino. Decio Canzio, infatti, oltreché cultore di cimeli e di libri della sterminata bibliografia garibaldina, è stato editor fumettista e a lungo Direttore e supervisore, dagli anni ottanta sino al suo ritiro nel 2006, della casa editrice milanese Bonelli, la cui attività fu legata ad alcune delle più riuscite collane di fumetti italiani. Vi è inoltre la singolare coincidenza di questa iniziativa con la mostra di documenti e foto sulla vita di Teresita Garibaldi curata dall’Anvrg. L’iniziativa su Maggior Leggero, svoltasi come detto nell’arco della mattinata novembrina, oltre a registrare la presenza del Sindaco di La Maddalena Luca Montella e dell’Assessore Alberto Mureddu, ha visto in particolare la partecipazione del pronipote di Maggior Leggero, l’ottantaseienne Giovanni Coliola, classe 1929, e consorte Anna Camaiora, residenti a Ravenna, che hanno preso parte sia alla cerimonia presso la casa natale del bisnonno, che all’incontro nel Salone municipale ove il pronipote ha illustrato le vicende della famiglia. L’intervento del pronipote, si è soffermato fra l’altro sulla modifica del cognome in “Coliola”, dei discendenti di Maggior Leggero, rilevando come al fine di uniformare le diverse alterazioni del cognome, avvenute nel tempo negli atti anagrafici, l’ultimo figlio di Maggior Leggero , Giovanni Battista, chiese ed ottenne con sentenza del competente Tribunale di Tempio nel 1908, la rettifica dell’atto di nascita della sua ultimogenita Maria Elena Concetta, variandone il cognome da Culiolo in Coliola e quindi attribuendo lo stesso al resto dei familiari e loro discendenti.

18 dicembre

Sette navi per 13 milioni di euro: sarebbe questa la cifra grazie alla quale l’armatore Franco Del Giudice è diventato proprietario dei sette traghetti Saremar, quelli che per anni hanno garantito i collegamenti tra le isole minori. L’importo offerto dall’armatore maddalenino è più del doppio rispetto alla base d’asta prevista nel bando: 6,3 milioni di euro. Giovedì con l’apertura delle buste è stato fissato il primo tassello della vicenda. Ieri, invece, è scaduto il termine per la presentazione delle manifestazioni d’interesse all’acquisizione delle rotte sinora coperte dalla Saremar. La compagnia sopravviverà sino a marzo, sino a quel momento i dipendenti continueranno a operare sui traghetti. Ma il loro posto di lavoro dovrebbe essere garantito. Il bando prevede infatti la clausola sociale, l’impegno cioè del nuovo proprietario ad acquisire la forza lavoro. I nomi degli interessati al dopo Saremar si conosceranno il 23. Intanto, sull’aggiudicazione dei traghetti all’armatore Del Giudice, interviene il deputato di Unidos Mauro Pili. Che accusa: «Ora non ci sono più dubbi. L’affare della Saremar è un disegno scritto a tavolino per affidare naviglio, rotte e servizio pubblico alla società privata Delcomar. L’armatore avrebbe offerto 13 milioni di euro, il doppio della valutazione della stessa Saremar (6.300.000) e il triplo (4.200.000) di quanto egli stesso aveva proposto qualche mese fa». Pili annuncia di essersi rivolto alla magistratura «perché blocchi immediatamente quest’asta e le procedure di concordato preventivo».

20 dicembre

Nuova tassa giornaliera d’ormeggio in tutte le banchine dell’arcipelago maddalenino. Dovranno pagarla gli operatori che trasportano i passeggeri sulle isole, chi dà in locazione o noleggia gommoni, così come le unità da diporto. Una volta pagato il ticket per la prima banchina, si potrà ormeggiare gratuitamente in tutte le altre, sia in quelle gestite dal Comune che dai privati. Il Consiglio ha approvato all’unanimità il regolamento che era già stato discusso in commissione portualità. Il Comune gestisce gli ormeggi nelle banchine di Zavagli e Pietrajaccio, sull’isola di Spargi. Quella di Cala Santa Maria dell’isola omonima, di Cala Lunga a Razzoli e Stagnali nell’isola di Caprera. Le tariffe non sono indicate nel regolamento, il compito è demandato alla giunta. Prima però dovrà stimare i costi effettivi per garantire sia la copertura del canone regionale che quelli per la gestione delle banchine. L’articolo 8 del regolamento specifica che «il pagamento degli oneri di ormeggio in una della banchine dell’arcipelago (comprese Cala Gavetta e Medaglie d’oro gestite dal Comune, così come quelle in mano ai privati) esonera dal pagamento nella banchina successiva, salvo disponibilità di posti e previa esibizione della relativa quietanza di pagamento». La giunta potrà prevedere tariffe giornaliere, abbonamenti o eventuali esenzioni. Il proprietario, l’armatore o il comandante dell’imbarcazione dovranno pagare obbligatoriamente il ticket al momento dell’approdo, altrimenti non potranno sbarcare neppure i passeggeri. «Il Comune da sempre paga alla Regione il canone di concessione delle banchine, accollandosi tutti i costi di gestione e manutenzione – spiega l’assessore Fabio Lai -. Offrire ormeggi gratuiti oggi non è più possibile. La Maddalena è un paese aperto e ospitale. Nell’arcipelago lavorano molti maddalenini e non. È una fonte di guadagno per molti operatori pertanto è corretto che tutti contribuiscano a preservare un ambiente unico nel suo genere». Spiega poi che gli introiti saranno destinati soprattutto per interventi di sistemazione e manutenzione delle banchine «oltre che per attività di gestione e finalità turistiche, comprese varie di forme di valorizzazione del territorio che giovano a tutti gli operatori. Inoltre – sottolinea l’assessore Lai – questa operazione garantirebbe nuovi posti di lavoro». Il regolamento è stato adottato per garantire la sicurezza della navigazione al traffico marittimo turistico. «Consente di salvaguardare l’ecosistema dell’ambiente naturale e della balneazione attraverso l’incremento dello sviluppo turistico locale – conclude Fabio Lai -. Il Comune stabilisce i criteri di utilizzo dei banchinamenti per consentire la corretta fruizione delle strutture e le operazioni di carico e scarico dei passeggeri».

22 dicembre

L’ultimo nato dell’ospedale maddalenino è Diego, un maschietto che ha pesato quasi 2 chilogrammi e mezzo, nato in seguito ad un taglio cesareo, figlio di una casalinga e di un marittimo di La Maddalena.

24 dicembre

La Regione chiede di accelerare i tempi per la riqualificazione del waterfront dell’isola, operazione finanziata con oltre 17 milioni di euro. L’amministrazione Montella riparte dal vecchio progetto del 2009 predisposto dalla struttura di missione del mancato G8. Fra gli interventi c’è la realizzazione del nuovo terminal traghetti a Punta Chiara. Lo spostamento da Cala Balbiano, attuale area di ormeggio, non piace né alla maggioranza né all’opposizione. Ma ora è l’unica scelta possibile per evitare di perdere il finanziamento. Nel frattempo la sparizione del progetto di riqualificazione donato dagli archistar Koolhaas e Boeri anima il dibattito politico. «Stiamo procedendo per stralci – spiega l’assessore all’urbanistica, Annalisa Gulino –. Ultimato l’intervento a Cala Balbiano adesso inizieranno i lavori sulle banchine di ormeggio vicino alle poste. L’amministrazione, anche se non condivide appieno l’idea di sviluppo della portualità pensato dalla struttura di missione dell’ex G8 e appoggiato dall’ex giunta Comiti, sposa comunque il progetto. Rischiamo di perdere i finanziamenti. Abbiamo fatto alcune modifiche all’idea originaria per attuare gli interventi in tempi certi, anche perché i fondi assegnati non sarebbero sufficienti a completare l’opera». Mauro Bittu, l’ex assessore all’urbanistica della precedente giunta Comiti, interpreta la decisione in chiave politica: «Siamo soddisfatti, abbiamo raggiunto un ottimo risultato, siamo riusciti a far cambiare idea alla nuova giunta – dichiara –. Anche se sono passati 7 mesi dall’insediamento e qualche tirata di orecchie dalla Regione, ha compreso quanto è importante riqualificare il lungomare». A maggio, pochi giorni prima delle amministrative, nel salone consiliare fu presentato il progetto del waterfront, firmato dagli archistar Koolhaas e Boeri. «Né in Comune né in Regione risultano agli atti progetti preliminari riconducibili all’amministrazione Comiti – afferma la Gulino -. C’è solo uno schema di sistemazione del lungomare della struttura di missione dell’ex G8». Controbatte Bittu: «Non è vero, esiste eccome, era stato messo agli atti. L’amministrazione è folle a gettare via quel progetto!». In aula il dibattito è animato dai consiglieri di opposizione del Vento che cambia. «Finalmente l’amministrazione comunica che il waterfront si farà recependo lo schema della precedente amministrazione Comiti – dichiara con ironia il capogruppo Gaetano Pedroni –. È un atto saggio del sindaco Montella, una continuità amministrativa indispensabile per non perdere i finanziamenti e accelerare un’opera pubblica vitale per rilanciare il comparto nautico e turistico della città. Anche se non condividiamo la scelta di individuare Punta Chiara come molo di approdo: nell’intera rada ci sarebbe un via vai di traghetti». (Fra le idee del progetto ambizioso firmato dalle matite stellate mondiali c’è proprio la tanto discussa nuova banchina per i traghetti a Punta Chiara. Lo aveva dichiarato sette mesi fa, durante la presentazione nel salone consiliare, lo stesso Rem Koolhaas, l’archistar più influente nel mondo. L’autore del restyling del waterfront di Osaka, aveva sottolineato inoltre che lo spostamento dell’asse stradale avrebbe consentito di creare percorsi pedonali lungomare e ariosi spazi commerciali. Koolhaas, Petra Blaisse, paesaggista olandese di fama internazionale e Stefano Boeri, firma prestigiosa dell’architettura italiana, avevano racchiuso le loro idee nel progetto preliminare donato al Comune. I rinomati designer avevano spiegato che non volevano cambiare nulla, solo integrare le strutture già esistenti per rendere unico il porto della Maddalena. «Le nuove idee contenute nel progetto coniugano le esigenze di sviluppo dell’area portuale e del settore nautico con le aspettative dei turisti e degli abitanti», aveva dichiarato Koolhaas. Le tre matite internazionali avevano regalato il progetto alla città. Lo staff tecnico comunale in quell’occasione spiegò infatti che furono sborsati 40mila euro come rimborso spese per l’equipe di professionisti che li accompagnava nel percorso.)