Lia Origoni, una grande cantante isolana
Un nome che sentivamo da piccoli mormorare dai nostri genitori, quando si cercava di enumerare i grossi personaggi che dall’isola erano riusciti ad avere il successo che meritavano in Continente. In testa a tutti c’era Lei: Lia Origoni. Il nostro «corrispondente» ne traccia qui un profilo secco e tagliente che ci aiuta a capire ancòra di più la gloriosa carriera della nostra concittadina. (Dal Giornale d’Italia – Ott. 1957)
La vedette della Rai, Lia Origoni, rappresenterà la Sardegna nel corso della trasmissione “Voci e Volti della fortuna” esibendosi il 29 ottobre p.v. In compagnia di Gino Latilla. La scelta non poteva essere migliore: Lia Origoni è un’autentica sarda essendo nata proprio a La Maddalena.
La sua fortunata carriera artistica iniziò proprio in Sardegna in un pomeriggio assolato di una ormai lontana estate. Era a Caprera, quella estate, ospite di Donna Clelia Garibaldi, il grande tenore tempiese Bernardo De Muro. Lia Origoni da poco diplomata maestra era a La Maddalena e la sua melodiosa voce aveva spinto lo zio rag. Giacomo Origoni, un apprezzato artista del “muto” amico del De Muro e di donna Clelia, a condurre la nipote dal grande maestro perché esprimesse un giudizio su quella giovane voce.
Partirono con entusiasmo quel pomeriggio su di una carrozzella, attraversarono il vecchio ponte della Moneta che unisce La Maddalena a Caprera e giunti a Casa Garibaldi trovarono in lieta conversazione in giardino il tenore De Muro, donna Delia ed altri amici.
L’entusiasmo iniziale ebbe una temporanea doccia fredda perché alla richiesta di sentire la voce della Origoni il De Muro si rifiutò. “Non vorrei darvi un giudizio sgradito – ebbe a dire – e perciò per non perdere la nostra vecchia amicizia non intendo neppure sentirla”’. Ma donna Clelia che già conosceva la Origoni insistè nella richiesta ed infine il Maestro acconsenti che la giovane cantasse. “Canta quello che vuoi” – le disse – e stette attentamente ad ascoltare.
Il suo viso si fece ad un tratto meravigliato, tese meglio l’orecchio, per seguire la melodiosa voce. Quando terminò si complimentò vivamente con la giovane Origoni e con il soddisfatto zio. “Ha una voce melodiosa tale e quale alla Malibran – ebbe a dire – ed ora ti prego – aggiunse rivolgendosi a Lia – canta ancòra per mio diletto”. Da quel giorno ad oggi molto tempo è trascorso. Il giudizio del Maestro: perfetto.
Molti i trionfi ottenuti dalla Origoni. Dopo aver vinto un concorso nazionale del Teatro Reale dell’Opera di Roma classificandosi prima fra novanta concorrenti, cantò alla Scala di Milano per interpretare Orfeo (la parte di Amore), Bohème, Butterfly, ed altre. Cantò al S. Carlo di Napoli e in altri rinomati teatri italiani ed esteri. Fece parte di grandi compagnie di rivista con Vera Worth, Zoppelli, Carotenuto, fu scritturata da Totò, girò mezzo mondo cantando in Francia, Spagna, Germania, Russia, Medio Oriente; recitò con Giulio Stival.
Fu premiata con la maschera d’Argento quale miglior cantante per il teatro.
La sua attività artistica, intensa e multiforme abbraccia un vasto campo che va dalle canzoni all’opera, dalla rivista allo spettacolo radiofonico e in cui la sua musicalità si esplica con uguale eccellenza, interessando le gamme più svariate.
Ritorna ora alla RAI/TV con particolare soddisfazione di rappresentare e difendere la sua terra che tanto ama.
Questa nobile artista conosciuta per varie circostanze più all’estero che in Patria ritornerà ora fra noi e canterà per noi attraverso la voce della Radio. I sardi ovunque essi si troveranno daranno alla eccelsa artista il loro suffragio per difendere, ancora compatti e con orgoglio, una figlia di Sardegna e la Sardegna tutta.
Cronache di un Arcipelago – Pietro Favale – La Maddalena – Ottobre 1989