AmbienteArcipelagoTradizioni

Ginepro fenicio

(Juniperus phoenicea nome locale Ajàcciu)

Specie abbastanza diffusa nelle varie isole, in esemplari di modeste dimensioni nei luoghi esposti, maestosi invece un tempo nei siti riparati dai venti. Fioritura da febbraio a marzo. Arbusto o albero alto da 1 a 10 m, con fusto diritto a chioma piramidata. Tronco, solitamente ramificato, rivestito da una corteccia grigiastra, fibrosa. Localmente è conosciuto col nome di Ajacciu.

Il legno duro e resistente, profumato al taglio, in passato veniva largamente utilizzato per realizzare travi per solai, tetti e per molteplici altri impieghi. Durante il Natale, un grosso ramo di ajacciu diventava l’albero di Natale e il suo profumo divenne, per le generazioni passate, sinonimo di festa. Il nome di questa nobile pianta, compare in diverse località dell’Arcipelago, dimostrando il forte legame con la vita degli isolani: Ajacciolu, vallata che scende da Guardia Vecchia a Villa Webber; Cala ajacciolu a Santa Maria; Petrajacciu, toponimo che compare in ben tre isole: a nord-est di La Maddalena, a Caprera tra Poggio Zonza e Stagnali e a nord di Spargi.

Il tronco può essere sia eretto che contorto, assumendo spesso forme assai caratteristiche, modellate dall’impeto del vento. La corteccia è molto sottile, desquamante, di colore bruno-grigio. La chioma è espansa, o colonnare-irregolare, il fogliame è sempreverde. Le foglie sono squamiformi, romboidali, ad apice ottuso, mentre allo stadio giovanile sono aghiformi e pungenti. I fiori sono unisessuali, poco appariscenti, di colore verdognolo. Fioritura da febbraio ad aprile. Il frutto e un galbulo rotondo, dapprima di colore verde, rosso-bruno a maturità. È pianta frugale, tollera aridità e resiste al forte vento. Il legno, di un bel colore rosato, molto duro e compatto, è caratterizzato da un intenso profumo aromatico.

L’ajacciu è da sempre stato utilizzato a La Maddalena per la bellezza delle forme, la resistenza, il profumo e come ottima legna da ardere.
In passato, da un lungo tronco di ajacciu si realizzava la trave portante del tetto delle abitazioni e, fino ai giorni nostri, un nodoso tronco viene scelto per abbellire la cappa del camino. I meno giovani, avranno il ricordo del profumo di questa specie legata al Natale, perché era l’albero prescelto per gli addobbi, ma erano altri tempi oggi il taglio del ginepro è vietato.