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La Colonna di Mezzo Passo

L’autore fa qui una accuratissima ricostruzione della colonna posta sull’isolotto della Paura, come lo chiamano i maddalenini; è infatti anche questo un piccolo pezzo della nostra breve storia che sempre più spesso coincide con tristi avvenimenti di guerra: in questo caso l’affondamento del ‘Roma’ nel 1943, al largo delle Bocche di Bonifacio, da parte dei tedeschi.

A Mezzo Passo, sulla rotta marittima tra la Maddalena e Palau, sullo scoglio Roma, a nord-ovest dell’isola di Santo Stefano, nell’arcipelago maddalenino, sorge il monumento – ricordo delle navi Roma, Da Noli, Vivaldi, inabissatesi con i loro equipaggi nelle antistanti Bocche di Bonifacio il 9 settembre 1943, mentre tentavano, a seguito dell’armistizio, di raggiungere i porti del Sud.
Il monumento ricorda il sublime sacrificio dei valorosi marinai immolatisi per la Patria. È costituito da una enorme colonna di granito, monolitica, alta nove metri e del peso di 37 tonnellate. Presso la sommità vi sono incuneati due rostri, in bronzo ed al piede della colonna, è appoggiata una statua allegorica, ugualmente di bronzo, arieggiante la “vittoria” del D’Annunzio. È un’opera di pregevole fattura del celebre scultore Carlo Fontana e da lui denominata “La Procellaria”. Il Fontana, come molti ricordano è anche l’autore di una delle quadrighe che sormontano il Vittoriano in Piazza Venezia a Roma.
La colonna di granito è trimillenaria. Essa fu portata dall’Africa dai Romani, assieme a molte altre, per costruire un tempio pagano in quanto essi volevano fare di Roma il centro universale delle religioni. Il tempio, con l’andare degli anni e delle guerre, fu demolito. Sulle sue rovine e su parte del poderoso colonnato, costituito da colonne uguali a quella di cui si parla, venne eretta una chiesa. Fuori dalla nuova fabbrica residuò tale colonna che fu donata dalla Città di Roma al Ministero della Difesa-Marina per la realizzazione del monumento. Trasportata nell’Arsenale di La Spezia, vi furono ricavati gli incavi per assicurarvi i due rostri in bronzo. Poi il tutto, via mare, fu trasportato a La Maddalena.
Il complesso monumentale è stato sistemato su un piedistallo naturale, costituito da un enorme scoglio ergentesi sul mare. Le millenarie erosioni hanno modellato e levigato questo scoglio in modo da farlo apparire quasi una mastodontica spalla di elefante, cosi come è apparsa allo sguardo dello scultore Fontana in occasione del suo sopralluogo. Il monumento è stato inaugurato il 9 settembre 1949 nel sesto anniversario dell’affondamento della nave Roma, con l’intervento di numerose autorità.

Cronache di un Arcipelago – Pietro Favale – La Maddalena – Ottobre 1989