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Le cale e le spiagge di Budelli

La costa, con i suoi numerosi isolotti e scogli, è quasi interamente rocciosa, spesso intensamente frastagliata e caratterizzata da un fittissimo reticolo di fratture. Lungo di essa si aprono alcune baie e piccole insenature nelle quali si accumulano sabbie di spiaggia che, non avendo apporti di sedimenti da fiumi, sono alimentate dai materiali detritici derivanti dall’erosione meccanica delle rocce prodotta dalle mareggiate. Un’importante componente biogena (prodotta da organismi viventi) deriva dal movimento dei sedimenti delle spiagge sommerse e della piattaforma continentale. Le spiagge sono di dimensioni piuttosto limitate e si trovano all’interno di insenature per lo più ridossate rispetto ai venti dominanti di ponente e maestrale. Procedendo lungo costa verso sud, lasciata alle spalle Cala del Roto con la famosa Spiaggia Rosa, dopo l’estremità rocciosa di Punta d’a Rena, si trova un’insenatura non molto profonda, al cui interno è presente una piccola spiaggia di ghiaia e ciottoli.
Continuando idealmente in senso orario, si arriva a Punta Bambaccio, dominata da un pilastro piramidale di blocchi di granito che rappresenta l’estremità più meridionale dell’isola di Budelli. Procedendo ancora, si incontrano le ampie insenature di Cala Piatto, anch’essa con una piccola spiaggia in ciottoli, e quella di Cala Cisternone, divise da Punta d’Aquila, un promontorio roccioso frastagliato con tre lingue di granito che, secondo l’angolazione con cui le si osserva, ricordano gli artigli di un rapace.
Le coste esposte a ponente e maestrale presentano interessanti scogliere granitiche in forme di erosione molto evolute. Dopo Punta Cisterna, un versante dell’isola caratterizzato da scogliere frastagliate quasi a picco, si estende la propaggine più occidentale dell’isola, rappresentata da Punta Lodi. Rivolto verso nord è l’ingresso dell’insenatura di Cala di Trana, con un deposito di spiaggia ghiaiosa al suo interno.
Proseguendo verso est, dopo alcune piccole insenature e un versante ancora molto frastagliato, si trova la bella Spiaggia di Cavaliere (o Cavalieri), decisamente più stretta e lunga della Spiaggia Rosa.
Questa spiaggia deve il suo nome a Cavaliè, un pescatore di aragoste che, nella prima metà del ‘900, dimorava sull’isola di Budelli durante i mesi primaverili ed estivi. Cavaliè teneva i crostacei all’interno di grosse ceste (Marruffu) calate in acqua nei pressi dell’isolotto di fronte alla spiaggia, per poi consegnarli vivi alle imbarcazioni che periodicamente raggiungevano l’isola.
Il tratto di mare antistante la Spiaggia di Cavaliè, denominato oggi Porto Madonna, e riservato esclusivamente alla balneazione in base ad una specifica regolamentazione del Parco Nazionale.

Parzialmente tratto da “La spiaggia rosa e l’isola di Budelli. Guida naturalistica e storica” di Marco Leoni, Fabio Presutti, Luca Bittau