Le specializzazioni del lavoro, i falegnami
(Pagati a giornata) Nell’officina presso la forgia grande fabbricavano manici per attrezzi, carriole, carrelli per il trenino e anche casse da morto. Il più vecchio ricordato è Dejana Giovanni; il più estroso, pronto a mettere tutto in poesia, Bruni Omero. Fra gli altri Corvini Battista.
Una curiosità riguarda i manici degli attrezzi che gli scalpellini si ostinavano a volere di quercia, rovere o leccio, legni duri che garantivano consistenza, ma che col tempo diventavano lisci tanto da sfuggire dalle mani ruvide degli operai che erano costretti a grattarli sulla pietra per poterli afferrare.
Giovanna Sotgiu – Co.Ri.S.Ma
- L’uso del granito prima del 1860
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- L’avvio della Società Esportazione Graniti Sardi – SEGIS
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- Il declino di Cava Francese
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- Registro dei fanciulli del 1925
- Libro matricola degli operai dipendenti SEGIS del 1924
- Glossario degli scalpellini