Il Cimitero Vecchio - La demolizione - epitaffi e tombeLa Maddalena Antica

Il restauro del 1932

Nel 1932, in occasione delle solenni celebrazioni del cinquantenario della morte di Giuseppe Garibaldi fu costituito a La Maddalena un comitato per il restauro del vecchio cimitero. Vi facevano parte le più alte autorità dell’Isola, dal commissario prefettizio, facente funzioni di Podestà, all’ammiraglio, al segretario politico del partito fascista allora al potere. Manca nel comitato il già anziano e malato parroco Antonio Vico, che morirà di lì ad un anno. I lavori furono terminati in pochi mesi e una foto mostra la funzione commemorativa, avvenuta il 2 novembre 1932, officiata dal cappellano militare canonico Pilade Vattangoli. Riportiamo il testo dell’appello ai maddalenini, preparato dal costituito “Comitato pro Maddalena”, del quale era presidente onorario l’ammiraglio De Feo e presidente effettivo il commissario prefettizio Pala. Siamo in pieno regime fascista e il manifesto ridonda della retorica dell’epoca. Epoca che, con pregi e difetti, fa parte comunque della nostra storia.

Comitato Pro La Maddalena
La Maddalena, lì 11 agosto 1932
Pregiatissimo Signore
Il vecchio cimitero di La Maddalena, lasciato ora nel più squallido e deplorevole abbandono, contiene le spoglie di tanti gloriosi, che lo rendono sacro non solo a chi è maddalenino, ma a chiunque senta in petto cuore di italiano. I nomi di MILLELIRE, di ZONZA medaglie d’oro della nostra Marina, il nome del Maggior LEGGERO l’eroico compagno di Garibaldi, di GUSMAROLI pure caro al Grande Generale, di SUSINI, di ZICAVO ecc. e tutta la schiera luminosa di coloro che l’Italia amano del più santo affetto, bastano a far comprendere che simili nomi consacrati alla storia, formano la più bella gloria di questa nostra Isola, e non debbano cadere nell’abbandono e nell’oblio, che sarebbe colpa imperdonabile verso le generazioni future, che al contrario debbono da quelle Tombe attingere l’esempio e l’insegnamento a ben operare. In quest’anno sacro al Cinquantenario della morte del più PURO degli EROI, si è costituito un Comitato con a capo il Sig. Ammiraglio De Feo, al fine di raccogliere le volontarie oblazioni, che tutti indistintamente, ma più specialmente coloro che hanno sangue Maddalenino, debbono dare per rimettere nel dovuto decoro il SACRO RECINTO. Non si chiedono sacrifici gravi, ognuno dia quello che può che sarà ben accetto, verrà ripristinata la chiesetta ora cadente, verrà creato il parco delle rimembranze che ancora non esiste, e nei giorni delle solennità PATRIE potremo raccoglierci in memore pellegrinaggio a sentire la parola di CRISTO, ed onorare coloro che l’ITALIA amarono prima di noi di quell’affetto che rende puri e superiori ad ogni bassa miseria umana.

IL COMITATO

Ammiraglio di Divvisione Vincenzo DE FEO – Presidente Onorario
Commiss. Prefettizio Prof. Giacomo PALA – Presidente Effettivo
Segretario Politico Ing. Lorenzo BATTINO – Membro
Signor Pietro MAMBERTI – Membro e Cassiere
Capitano Marittimo Cav. Giuseppe Tanca  – Membro
Cav. Giulio Azara – Membro
Cappell. Milit. Can. Pilade Vattangoli  – Membro
Dirett. Cred. Fond. Sardo Maurizio MELLI – Membro e Segretario

Parzialmente tratto da “Il Cimitero Vecchio” di Claudio Ronchi