Correva l’anno 1956
Il 1956, fu per i militanti di sinistra de La Maddalena, un anno nefasto. Come e, forse più, del 1952. Il quadro politico di riferimento a livello nazionale, ma anche a livello locale, era profondamente mutato. Vedi anche: 1956. L’anno del consenso, La ‘destra’ al governo (1953/1956) o 1956. L’ultima offensiva
Aderendo ad analoga richiesta del Comando Zona Fari di La Maddalena, il Provveditorato agli studi di Sassari nel 1956 destinò 3 maestri di scuola elementare all’insegnamento scolastico a favore dei bambini che vivevano nei fari dell’arcipelago. Questi docenti erano denominati “Insegnanti Volanti”. La creazione di scuole superiori fu accompagnata da quella della scuola dei fari, proposta nel ’56 e iniziata nel ’57. In Gallura fu attivata una scuola volante: con il pullman i maestri raggiungevano le campagne per consentire ai bambini delle elementari di frequentare la scuola. Alla Maddalena c’era l’esigenza dei figli dei fanalisti che stavano a Razzoli e a Santa Maria, ma anche dei figli dei contadini che stavano a Spargi. La sig.ra Clementina Morlè, una donna di grande tenacia, insisteva perché i suoi bambini e i figli degli altri fanalisti avessero una scuola. Inizialmente questa doveva comprendere Razzoli, Santa Maria e Spargi, ma il collegamento era affidato ad un rimorchiatore della Marina che settimanalmente arrivava a Santa Maria e a Razzoli, ma non toccava Spargi. Il primo anno c’è stata scuola solo al faro di Santa Maria, perché a Razzoli c’era un solo bambino, che però frequentava alla Maddalena. In un secondo momento si è attivata la scuola anche a Spargi. I maestri nominati non erano preparati per affrontare una situazione così particolare, ma a giudicare dai loro diari, dalle loro esperienze, da quello che hanno scritto, hanno saputo gestire le cose molto bene: hanno imparato dai loro bambini ad entrare nella mentalità di persone che vivevano completamente isolate. L’esperienza è stata positiva ed è durata circa dieci anni. Vedi anche: La scuola dei fari
Viene inaugurato il campo sportivo di Palau.
Nell’ambito della lotta all’analfabetismo, si creano le Scuole mobili. A San Pasquale entra in funzione il Paidobus, piccolo pullman attrezzato come aula scolastica per i bambini delle elementari che abitano nelle campagne: il maestro è Pietro Aresu.
Grazie alle ricerche svolte nell’arcipelago di La Maddalena dalla Società Geografica Italiana nel 1956, sono stati rinvenuti, principalmente presso Cala Villa Marina sull’isola di Santo Stefano, reperti riferibili con certezza all’uomo neolitico. Per l’archeologo Giovanni Lilliu, che del gruppo di studio faceva parte, i ritrovamenti hanno rappresentato la conferma della teoria del trasporto di ossidiana dalla Sardegna verso Toscana, Provenza e Liguria. Successivamente, i materiali archeologici ritrovati nel tafone d’abitazione di Cala Corsara sull’isola di Spargi hanno dimostrato che l’arcipelago, trovandosi lungo la via di commercio dell’ossidiana e della selce, è stato frequentato con una certa assiduità dal Neolitico antico fino in Età nuragica.
1 gennaio
Partita di calcio amichevole al Comunale, si sfidano il Cral Marina (ex Proletaria) e il Cagliari B. Finì 2 a 1 per il Cral, il Cagliari passò in vantaggio con rete di Savigni, pareggiò Zigante su calcio di rigore e segnò il gol partita Varsi “Connaretto” dopo otto minuti. Nella formazione del Cagliari giocava Sante Molli, che prima di essere ceduto al Cagliari, era stato riserva del grande Torino e nel 1949 influenzato non venne convocato per l’amichevole in Portogallo che si sarebbe conclusa con la tragedia di Superga. Sia l’Ilvarsenal che il Cral Marina, nel campionato 1955/56, conseguirono un ottimo risultato chiudendo nella parte alta della classifica a ridosso delle prime.
3 gennaio
Inconsueta nevicata sulle isole dell’arcipelago maddalenino.
22 gennaio
A Cagliari, nella Conferenza regionale del movimento per la Rinascita, vengono messe a punto le proposte del movimento operaio per il Piano di Rinascita, sul quale la Giunta regionale sta predisponendo il disegno di legge.
19 febbraio
Cagliari B – Ilvarsenal 4-0. La squadra di casa, rinforzata da alcuni elementi appartenenti alla rosa dei titolari della Serie B, vinse per 4-0. L’Ilva si schierò con: Aversano; Marini, Di Fraia; Cassani, Sabatini, Paglia; Deriu, Capitoni, Juliucci, Zonza, Onida. Il Cagliari B contrappose: Santarelli, Loriga, Piu; Pignoni, Miolli; Bragaglia; Cesaracciu, Letari, Mezzalira, Busetto, Manca. Arbitro il sig. Liguori di Cagliari. Reti: nel primo tempo 43′ Pignoni; nella ripresa al 1′ Letari, 43′ e 44′ Mezzalira.
12 marzo
Il panfilo di reali inglesi nelle acque di la Maddalena. Elisabetta e il suo seguito, come una qualsiasi carovana di turisti, hanno vistato la città, facendo acquisti. Il “Britannia”, il panfilo dei reali d’Inghilterra, è ormeggiato nelle acque dell’estuario maddalenino, dinanzi alla penisola di Punta Rossa. Come è noto, Elisabetta II ed il duca di Edimburgo compiono una crociera nel Mediterraneo. La mattina i reali ed il loro seguito, fra cui la principessa Alessandra di Kent, cugina di Elisabetta, verso le 10:30 con un motoscafo sono scesi a La Maddalena, per visitare la città, in forma privatissima. Essi hanno colto l’occasione per effettuare alcuni acquisti di oggetti tipici. Il tempo non è stato però favorevole alla gita: la pioggia ed il nevischio che sono caduti con una certa abbondanza hanno costretto gli ospiti a rientrare a bordo verso le 12. La comitiva era equipaggiata come una qualsiasi carovana di gitanti, alcune donne indossavano i pantaloni. Nel pomeriggio alcune dame di compagnia e ufficiali del seguito della regina Elisabetta sono sbarcati in piazza Comando. Gli ospiti, tra i quali era la principessa Alessandra hanno compiuto un giro per la città, visitando il mercato e la chiesa di Santa Maria Maddalena. Qui hanno chiesto di vedere i candelabri e il crocefisso d’argento regalati dall’ammiraglio Nelson. La principessa Alessandra ha acquistato in un negozio una caratteristica borsa in orbace e una bambola in costume sardo. Il persistere del maltempo ha impedito che gli illustri ospiti visitassero più a fondo l’arcipelago, spingendosi fino a Caprera,. Il “Britannia” che è scortato da un cacciatorpediniere della Royal Navy, i marinai di quest’ultima si sono intrattenuti in città.
19 marzo
Nel congresso provinciale della DC sassarese, vittoria del gruppo dei ‘‘Giovani turchi’’ guidato da Francesco Cossiga.
3 aprile
Arriva il Ministro della Difesa Paolo Emilio Taviani, ad accoglierlo, il sindaco Pietro Ornano insieme all’ammiraglio di Marisardegna Ernesto Sforza. Taviani arrivò a bordo del cacciatorpediniere San Marco, sbarcò alla banchina dell’ammiraglio, visitò le scuole Cemm, l’arsenale, la tomba di Garibaldi e partecipò ad una riunione in Municipio con alcuni deputati sardi. Ornano riuscì a strappare qualche promessa riguardo il potenziamento del cantiere di Moneta e delle strutture militari che impiegavano personale civile.
10 maggio
Viene consegnata nel corso di una cerimonia presso il Circolo Ufficiali della Maddalena, la decorazione alle sorelle Vitiello ed al loro padre. Tre sorelle decorate con Medaglia d’Oro al valor di Marina. Ida, Elisa ed Anna, unitamente al padre Filippo, guardiano del faro di Punta Scorno (isola dell’Asinara), salvarono tre pescatori da morte certa il 15 settembre 1953. Un fatto incredibile per coraggio, altruismo e capacità marinaresche. I quattro soccorritori, a mezzo di una barca a remi e con il mare in burrasca a causa del forte Maestrale, raggiunsero uno dopo l’altro i tre pericolanti e li riportarono a riva rischiando la loro vita. Filippo al timone, Ida ed Elisa ai remi, mentre Anna, la più esile, si occupava di svuotare la barca dall’acqua che le onde del mare ed il cielo vi riversavano incessantemente.
15 maggio
L’Amministrazione Comunale di La Maddalena (sindaco Pietro Ornano, assessori Impagliazzo, Pedroni, Fabio, Canolinatas, Antonetti e Campus) dichiarò formalmente necessaria l’istituzione di una nuova parrocchia e deliberò l’impegno a concorrere alle spese dell’edificio di culto (si trattava della vecchia chiesetta costruita nel 1908). Tuttavia per alcuni anni la pratica si arenò. Vi era preoccupazione da parte del parroco don Capula di mantenere sotto di sé “l’unità di direzione spirituale dell’Isola”, come scrisse in una delle tante corrispondenze col Vescovo. Nel 1957 intanto, lo stesso don Capula, in qualità di parroco pro tempore aveva acquistato dalla famiglia Serio un vasto appezzamento di terreno adiacente la chiesa e declinante verso il mare (terreno poi attribuito alla parrocchia di Moneta). Nell’ottobre del 1963 mons. Giovanni Melis, da pochi mesi vescovo di Ampurias e Tempio, riprese in mano la pratica dell’erigenda parrocchia e, dopo aver riesaminato la situazione di La Maddalena, giudicò “opportuna in Domino l’erezione della seconda parrocchia di Moneta”, incaricando don Nanni Columbanu di raccogliere i documenti necessari per il riconoscimento civile. Nell’ottobre 1964 mons. Giovanni Melis, appena ottenuto il Decreto di Riconoscimento Civile della nuova Parrocchia, nominò parroco il 43enne don Giuseppe Riva, maddalenino.
28 maggio
Alle elezioni comunali a Tempio; la frazione di Palau esprime tre consiglieri: Sebastiano Carta, Antonio Demuro e Pietro Aresu.
2 giugno
Viene inaugurato l’albergo Excelsior, su progetto dell’ingegner Franco Tamburini, materano, ma maddalenino d’adozione per via del suo matrimonio con una signorina che apparteneva ad una delle famiglie più in vista dell’isola, ex ufficiale d’artiglieria e “fratello” della celeberrima, e ricostituita dopo la seconda guerra mondiale, Loggia Massonica “Giuseppe Garibaldi”. La struttura si ergeva sull’area dell’antica Piazza Indipendenza, e copriva l’antico palazzo del Comune, nel suo ingresso principale. Ma quella superficie si trovava proprio di fronte al mare e l’amministrazione civica – il Sindaco era Antonio Carbini – l’aveva “sdemanializzata” e ceduta al prezzo simbolico di 1 lira a un imprenditore assai intraprendente, propostosi per far decollare il turismo alla Maddalena, perché era occupata solo da alberelli ed era destinata a giardinetto incolto. Mentre, al contrario, era di preminente interesse pubblico, per la mancanza esclusiva di un albergo, e per l’impulso che avrebbe dato la costruzione dell’edificio all’economia locale, considerato che Tamburrini si riprometteva di iniziare subito i lavori e di impegnare il massimo coefficiente di manodopera, lenendo la forte disoccupazione, e che nell’isola vi erano almeno quattrocento persone senza lavoro. Questo albergo, nel cuore della città, avrebbe dovuto reggere il confronto con le migliori opere nel settore, in Sardegna, e creare occupazione. Chi arrivava alla Maddalena, in ogni periodo dell’anno, per visitare la tomba di Garibaldi, a Caprera, chi vi soggiornava durante la stagione balneare, chi amava questi mari per la loro pescosità e per la caccia subacquea, chi viaggiava per commercio e per affari, non poteva contare su un punto di ristoro e di rifugio degno di quel nome. Questo handicap si superava con la costruzione di questo hotel centralissimo nella vecchia piazza ceduta benevolmente, a dodici metri dalla Casa Municipale, a trenta dalla banchina commerciale, ove approdavano i battelli che ‘servivano’ la linea con Palau, con la Corsica e con Livorno. “Le vicende successive hanno dimostrato che le buone intenzioni del proprietario dell’Excelsior, e degli amministratori comunali che lo avevano incoraggiato per il suo progetto, restarono tali. L’Hotel non fece fare a La Maddalena il tanto auspicato salto di qualità nel campo dell’ospitalità turistica e, oggi, i maddalenini parlano dell’Excelsior come dello stabile che non sarebbe mai dovuto essere costruito”. Invero, la Giunta Provinciale Amministrativa, “genitrice” del futuro Comitato Circoscrizionale di Controllo sugli atti degli enti locali, aveva rinviato la deliberazione approvata dal Consiglio Comunale della Maddalena quasi all’unanimità, ritenendo opportuno che a Tamburrini fosse concessa un’area diversa da quella della Piazza Indipendenza e temendo che la nuova costruzione ne danneggiasse l’estetica, e ‘chiudesse’ l’ingresso del Municipio. Promotori dei ricorsi erano stati il medico Aldo Chirico, l’imprenditore Pinetto Grondona e la ristoratrice Maria Aversano. In un secondo momento, i “controllori” si ricredettero, e tornarono sui loro passi, approvando, dando il consenso alla richiesta del Comune isolano, dopo avere ascoltato il Sindaco Pietro Ornano, che si era recato a Sassari insieme a un tecnico di fiducia, l’ingegner Fernando Tassi, e aveva convinto i suoi interlocutori, con le sue controdeduzioni, che l’albergo doveva sorgere nelle vicinanze del porto e che non danneggiava la zona, perché l’ingresso della Casa Comunale si trovava nella parte opposta al fronte mare. L’inaugurazione avvenne nel grande sfarzo e furono invitati molti personaggi noti dell’epoca. Scrisse Mario D’Oriano su ‘La Nuova Sardegna’: “[…] Bisognerà riandare molto lontano nel tempo per ritrovare nella storia della società maddalenina una serata da raffrontare a questa. Sapevamo che per antica abitudine si è sempre detto della ‘Petite Paris’, del particolare e innato senso di adeguarsi ai canoni dell’eleganza e del buon gusto […] sotto le luci degli ampi saloni dell’Excelsior questa tradizione d’eleganza e di raffinatezza ha trovato la sua riconferma” . L’albergo aveva trentacinque camere, poteva ospitare sino a settanta/ottanta persone e rappresentava “quanto di più efficiente, di più moderno” la città avesse potuto allora offrire in campo ricettivo. Era certamente vero che La Maddalena aveva bisogno urgentemente di strutture turistiche adeguate.
21 luglio
Inaugurazione del Villaggio di vacanze del Club Méditerranée, che subentra al Village Magique, a Cala Garibaldi a Caprera. Questa la cronaca, dai toni entusiastici, redatta dal corrispondente locale de “ Il Corriere dell’Isola”: “Sotto la verde pineta di Cala Garibaldi, in una festa di luci e colori si è inaugurato l’altro ieri a Caprera il villaggio del Club Mediterraneo. Gli ospiti, tra i quali erano il dottor Mennini, in rappresentanza dell’alto Commissariato al Turismo, il dottor de Cesare, Presidente dell’Esit Gonario Satta Caprino, il Presidente dell’Esit di Sassari, prof. Borio, l’Ammiraglio Forza, il Sindaco di La Maddalena Ornano, Monsieur Ariani, Presidente della Federazione Nazionale francese dei Camping, il Prefetto di Sassari Abbate, Monsieur Peraldi, Presidente dell’Organizzazione Turistica Corsa sono stati ricevuti da 500 turisti francesi colà residenti”. L’anno dopo i turisti dovettero essere ospitati, oltre che nella ‘tendopoli‘ non più sufficiente a ospitare le novecento persone presenti quotidianamente, in cento capanne di stile polinesiano, costruite ex novo e spartane, erette su uno scheletro di legno e coperte di giunchi, che si confondevano con la natura e che avrebbero dovuto “conferire un’agevole, e piacevole abitabilità derivante dalla temperatura’ che entro di esse si sarebbe stabilita ‘per la particolare natura del materiale impiegato nella costruzione”. Si prevedeva un afflusso di sessanta- settantamila persone, durante la stagione.
14 agosto
Dal 14 al 18 agosto, le acque dell’Arcipelago hanno visto lo svolgimento di regate veliche di eccezionale importanza in quanto i risultati serviranno a designare a designare gli equipaggi da inviare ai Giochi Olimpici di Melbourne. La scelta della Federazione è stata consigliata da certe caratteristiche che si avvicinano a quelle del campo di gara australiano, venti e correnti essendo su per giù della stessa intensità abituale. Le gare erano riservate alla categoria metri 5,50 e la partecipazione superò ogni più benevola aspettativa.
13 settembre
Viene inaugurato all’interno dell’Arsenale Militare, un monumento in memoria dei dipendenti civili morti nell’adempimento del loro dovere.
6 ottobre
Il Consiglio regionale, con il voto di socialisti, comunisti e monarchici, approva la proposta di legge sulla costituzione della zona industriale di Sassari-Porto Torres.
15 ottobre
Riapre la Scuola Allievi Operai del cantiere di Moneta, la frequentarono venticinque ragazzi isolani che avevano conseguito la licenza media.
8 novembre
La Soprintendenza ai Monumenti e Gallerie della Sardegna ordina al sindaco di Santa Teresa di redigere immediatamente un progetto per il restauro della Torre: i lavori dovranno essere completati in tre mesi.
23 dicembre
La Sardegna è collegata con la rete televisiva nazionale, ma ancora nei primi mesi del 1959 i teleabbonati saranno soltanto 19.373.
24 dicembre
Pessima vigilia di natale per alcuni sindacalisti isolani, vengono licenziati nell’Arsenale Militare di La Maddalena. La Camera del Lavoro sostiene che il provvedimento avrebbe carattere politico e tenderebbe a “limitare la libertà d’organizzazione dei lavoratori”.
30 dicembre
Derby Ilvarsenal-La Maddalena vinto dalla squadra bianco-celeste per 3-1.
Ilvarsenal: Rubbiani; Marini, Di Fraia; Origoni, Sabatini, Deriu; Scanu, Zonza, Comiti, Pisano, Cannata.
La Maddalena: Piredda; Cano, Sanna; Barretta, Ziganti, Terrazzoni; Varsi, Mazzucco, Petri, Filinesi, Scotto.
Arbitro: Cuccuru di Sassari.
Reti: al 2′ Varsi, al 20′ Pisano, al 45′ Cannata; nella ripresa al 5′ Zonza.