Cose da fare a La Maddalena
Uno dei mari più belli del nostro paese. Fondali bassi, sabbia bianca e acqua che va dal turchese al blu intenso. Come organizzarsi per fare una vacanza alla Maddalena anche con i bambini?
Ci sono posti che ti entrano nel cuore, paradisi in terra di cui ti innamori, rifugi dove tornare come fosse casa. Per me uno è La Maddalena, l’isola nell’isola, mare turchese che sa di cielo e vento.
Ci sono le spiagge, di sabbia bianca che pare borotalco e rosa da ammirare ormai solo da lontano. C’è il mare, tra i più belli del nostro paese: azzurro turchese dai fondali bassi a Baia Trinità e e al Relitto, blu intenso a Cala Coticcio. Ci sono le isole, quella grande de La Maddalena, ma anche le altre sorelle, da Caprera a Santa Maria a Budelli a Spargi e Spargiotto. C’è il porto dove i traghetti vanno e vengono, e i pescatori rientrano al mattino, arrotolando le vecchie reti. C’è il vento, per lo più maestrale, che sferza a volte per giorni le rocce granitiche arrotondate, dalle forme più improbabili che si tingono di un rosso rosato al tramonto, e odorano di ginepro e mirto e pini marittimi.
L’isola ha legato per anni il suo destino alla marina e negli ultimi anni si è votata al turismo.
Qui la vacanza è fatta di mare, spiaggia, pigre passeggiate in bicicletta fra i viali alberati di Caprera, giretti di fine giornata fra le vie pedonali del centro, composto di palazzi antichi, un po’ sgarrupati, dal fascino lento e dall’anima di paese in bianco e nero o al massimo seppiato.
Imbarcati su uno dei traghetti che dalla Sardegna (Palau) porta a La Maddalena non dovrete far altro che salire sul ponte più alto e godere del panorama che si presenta agli occhi. Bastano 15/20 minuti di navigazione per mettere piede sull’unica isola abitata di un arcipelago di sette isole e numerosi, piccoli isolotti.
Ecco allora le cose da fare sull’isola de La Maddalena.
Passeggiata nel centro storico: Via Garibaldi, Via XX settembre e Piazza Umberto I offrono una piacevole camminata. Il mercato del pesce, accanto al Comune e il porto turistico di Cala Gavetta, sono luoghi caratteristici da visitare.
Lasciatevi alle spalle Cala Gavetta, il porto, e prendete l’unica strada che attraversa l’isola. Fermatevi ai punti panoramici: nei giorni tersi riconoscerete senza fatica le falesie di Bonifacio, in Corsica.
Godetevi le bellissime spiagge: a Tegge ci sono bar, servizi e giochi per i bambini, a Bassa Trìnita sabbia bianca e acqua turchese, a Spalmatore il blu delle acque è perfetto perché protegge dal vento anche nelle giornate di maestrale più forte.
La Maddalena è anche storia: visitate coi bambini il Compendio Garibaldino, qui la sua casa, gli oggetti, la memoria dell’eroe dei due mondi, visita il nuovo Memoriale e al Museo del Mare e il Museo Mineralogico sull’isola di Caprera. Se disponete di un auto sarà facile raggiungere l’isola di Caprera, unica isola collegata a La Maddalena da un ponte, in alternativa potrete noleggiare quad, moto o prendere uno dei mezzi pubblici che collegano le due isole. Il primo è la casa in cui Garibaldi decise di trascorrere la sua vecchiaia e dove morì, con lo sguardo rivolto alla Corsica; il secondo è il nuovo e modernissimo museo sorto all’interno della fortezza di Arbuticci e il terzo è un museo con una raccolta di storie di pescatori e vite di marinai, raccontata dagli oggetti qui custoditi e dalla passione di una donna che ha studiato questo mare per molti anni.
Se disponete di un auto sarà facile raggiungere l’isola di Caprera, unica isola collegata a La Maddalena da un ponte, in alternativa potrete noleggiare quad, moto o prendere uno dei mezzi pubblici che collegano le due isole. Noleggiate una bicicletta e godetevi i viali di Caprera costeggiati da pini marittimi. Per il bagno spingetevi alla spiaggia del relitto, per il pranzo fermatevi in pineta: le due attrezzate con punti di ristoro mettono a disposizione comode amache all’ombra degli alberi.
Alzatevi di prima mattina e dirigetevi verso Cala Gavetta ad aspettare l’arrivo dei pescherecci: in vendita il pesce fresco locale, se non riuscite a fare sveglia all’alba c’è sempre il caratteristico Mercato Civico in piazza Garibaldi.
Se la stagione lo permette, munitevi di scarpe comode e affrontate la camminata di poco più di un’oretta che vi permette di raggiungere cala Coticcio (ribattezzata “turisticamente” Tahiti per la sua bellezza) a piedi. Vi assicuro che la fatica sarà ripagata, altrimenti vi consigliamo comunque di non rinunciare ad un bagno nelle bellissime spiagge: Bassa Trìnita e Carlotto sull’isola de La Maddalena, oppure Cala Andreani, I due mari, Cala Napoletana a Caprera sono solo alcune delle spiagge più belle dove immergersi per un bagno rigenerante.
Una passeggiata a cavallo e una visita al fortino di Arbuticci. Sull’isola di Caprera è presente un maneggio che organizza passeggiate a cavallo ed escursioni verso le fortezze militari presenti sull’isola. Il forte di Arbuticci, restaurato di recente ospita un memoriale dedicato a G. Garibaldi, domina dall’alto Caprera e La Maddalena regalando ai suoi visitatori un panorama mozzafiato.
Non si può visitare La Maddalena senza uscire in mare, pena perdersi buona parte del suo paradiso di isole e baie. A disposizione sia gite organizzate sia gommoni senza patente a noleggio, ma se pensate ad una gita unica scegliete una barca d’epoca a vela latina.
Fate come i Maddalenini e all’ora del tramonto godetevi un aperitivo a base di Vermentino o Cannonau, salsiccia sarda o pesciolini fritti e pane carasau. I posti preferiti? Da Bar Zì Antò nella zona di Tegge, incantevole scogliera che guarda verso l’isola di Spargi e al tramonto regala un paesaggio mozzafiato, e da Liò o Art Caffè in centro, oppure Tecla, una piccola osteria incastonata sulla scalinata di piazza Umberto I dove, se non si trova posto al tavolo, ci si siede sui cuscini disposti sui gradini. Il pesce nei ristoranti è pesce locale e sempre fresco, potrete degustare presso i ristoranti L’Avventura, Bocchetta, Magreta, La Terrazza e La Roca, le migliori specialità dell’isola che vanta un’antica tradizione marinara. Il suggerimento è quello di lasciarvi consigliare dallo chef.
Sorseggiare un buon vino, un liquore o un delizioso cocktail preparato da Leandro e dal suo staff, presso The Duke Cocktail & Lounge bar. Qui nulla è lasciato al caso e tutto è curato nel dettaglio, professionalità e cordialità faranno della vostra serata un momento indimenticabile.
Gita in barca nell’arcipelago de La Maddalena. Le imbarcazioni che partono al mattino e che tornano alla sera intorno alle 17.00 -18.00, sono numerose e di vario tipo: gommoni, barche a vela, catamarani e imbarcazioni a motore che portano fino a trecento passeggeri. È previsto il pranzo a bordo e durante la giornata si fanno tre o quattro soste nelle varie isole.
Fare un immersione. Che siate sub esperti o meno, potrete partecipare ad una delle immersioni organizzate dai diving presenti sull’isola. Vi porteranno alla scoperta di un fondale ricco di relitti, rocce sommerse e distese di posidonia oceanica.
Acquistare un souvenir insolito. I negozi nel centro storico del paese vi offrono la possibilità di acquistare coltelli sardi, cestini, vassoi di sughero, monili in corallo; ma se cercate qualcosa di veramente originale dovreste fare un salto presso la Veleria Il Ponente, dove potrete acquistare borse, cinture, giubbotti e abbigliamento realizzato interamente a mano e con ritagli di vele e cime di barche. Ci sono anche le ceramiche di Stefania Missio, bottoni, piatti, tazze e splendidi oggetti dai colori vivaci e dalle fattezze delicate e insolite. Li potete acquistare nel punto vendita presso il Bar Zì Antò, loc. Tegge.
Giro panoramico dell’isola. Moto, auto, bicicletta, piedi, scegliete il mezzo che più vi piace e fate un giro panoramico dell’isola, scoprirete paesaggi mozzafiato e vedrete le restanti isole dell’arcipelago.
Perdetevi fra le vie del centro storico, fate scorta di pecorino e bottarga e fermatevi in uno dei tanti ristoranti per gustare le tradizionali specialità sarde.
Vi ricordiamo che siete all’interno di un Parco Nazionale e quindi di un’area protetta. Fate attenzione a non lasciare rifiuti sulle spiagge, rispettate l’ambiente e lasciate che questo angolo di Sardegna resti ancora incontaminato e fruibile anche ad altri.